La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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“A Cuba ci si sente amorevolmente prigionieri”

08-02-2010

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WENDY GUERRA, TUTTI SE NE VANNO, trad. di Antonella Ciabatti, Le Lettere

“Un viaggio istruttivo, che arricchisce” l’ha definito lo scrittore Eduardo Mendoza. Ma Todos se van, della giovane cubana Wendy Guerra (L’Avana, 1970) e con cui ha vinto il Premio Bruguera, è sicuramente qualcosa di più. Scritto in forma di diario – “mi sento a mio agio e normale solo fra le sue pagine” – , racconta dell’infanzia e dell’adolescenza della protagonista a Cuba, tra il 1978 e il 1990. Cuba: un mondo immobile dentro al quale ci si sente “confortevolmente prigionieri”. Un racconto che non vuol condannare, che non vuole giudicare, ma da cui traspare la vita, la quotidianità – fatta di musica, di paure, di fame, di turisti, di libri “proibiti” o di immaginette del “Che” Guevara – di un Paese dal quale molti cercano di andarsene, da cui, forse, scrive l’autrice, “tutti se ne vanno”.

FERNANDO SAVATER, LA VITA ETERNA, trad. di I.Caputo, Laterza

Un notevole ma come sempre godibilissimo saggio del filosofo e romanziere di San Sebastián. Sono, come le definisce l’autore, “dubbiose riflessioni” intorno alla fede e alla vita eterna. Com’e possibile credere veramente in Dio e nell’Aldilà? Ma soprattutto, com’è possibile che nel XXI secolo, dopo Darwin, dopo Nietzsche, dopo Freud, continuino ad esserci dei convinti credenti? A queste domande cerca di rispondere Savater ragionando (con garbo e distacco) di politica, società, scienza, teologia, filosofia, scienze umane, ortodossia, ateismo, democrazie laiche, integralismo islamico e altro ancora. In nome della laicità e dell’intelligenza, naturalmente, e per capire se la religione, o meglio, le religioni, siano o meno – come diceva il buon vecchio Marx – “l’oppio dei popoli”.

Paolo ColloPaolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.

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