di Raniero La Valle
È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …
di Maurizio Chierici
L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …
Libri e arte » Teatro »
di Raffaella Ilari
“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …
Inchieste » Quali riforme? »
di Riccardo Lenzi
Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …
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22-07-2010
di Rosa Cristian, L'Aquila
Ieri mi ha telefonato l’impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a … continua »
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19-07-2010
di Riccardo Orioles
Diciotto anni fa Paolo Borsellino e la sua scorta vennero massacrati da un’autobomba. Fin dalla nascita della Repubblica l’accordo tra lo Stato e Cosa Nostra era che ciascuno si facesse i fatti suoi, senza pretendere troppo: controllare il territorio, raccogliere un po’ di dazi e, soprattutto, tener buoni i contadini (“i comunisti”). Poi la mafia, coi soldi dell’eroina, divenne troppo potente. Allora Giulio Andreotti cercò di tirarsi indietro. Ma… continua »
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19-07-2010
di Luca, lettore di Domani
Vede caro Sartori, il problema non è tanto una questione di Busi, “busoni” e Bocchino (sic)… Il problema è che la gente normale da un sito come questo dovrebbe trarre materiale per la propria mente: articoli come il suo sembrano fatti per portare Arcoiris al livello di Novella2000. Fin qui nulla di male, potrebbe anche essere un disegno sotterraneo promosso dalla stampa nazionale, o dal PDL, o dal PD, o da quel gruppo di invertiti piagnucolosi (di cui tanto vi … continua »
Pubblicato in C'è posta per noi
19-07-2010
di Maria Novella Oppo
Incontro a contrasto quello proposto da “In onda” tra il leghista e sottosegretario Castelli e il senatore, magistrato e scrittore Carofiglio. Per l’occasione, Castelli voleva fare il colto e, forse ricordandosi di aver fatto il liceo classico (come ci tiene a ripetere), ha piazzato un aggettivo di origine latina per definire la posizione della Lega tra i politici presi con le mani nel sacco. «Solo noi siamo rimasti intonsi» ha detto orgogliosamente Castelli, cogliendo di sorpresa i due conduttori (Luisella … continua »
Pubblicato in Credere Obbedire Combattere
19-07-2010
di Gennaro Carotenuto
In occasione della visita di Silvio Berlusconi, l’Università telematica del CEPU precetta i 3.000 studenti iscritti. Ragazzi che pagano salato per ritrovarsi in un ateneo che, con appena 56 docenti (tutti rigorosamente precari), offre addirittura 12 lauree diversissime, da Ingegneria a Giurisprudenza a Psicologia. Intanto l’Università italiana, quella vera, pubblica, protesta per la riforma Gelmini in dirittura d’arrivo in Parlamento e 9.000 ricercatori si asterranno dalla didattica il prossimo anno continua »
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19-07-2010
di Emanuele Scansani
Shanghai – Dopo l’inaugurazione del Gran Premio di F1 e dopo i Giochi Olimpici del 2008, la Cina trova l’ennesima occasione di stupire il mondo con la dimensione astronomica del suo sviluppo ospitando l’EXPO. E qui la fiera mondiale non poteva che avere le stesse gigantesche dimensioni del paese che l’ospita. Con 100 milioni di visitatori previsti e una media giornaliera di quasi mezzo milione, l’EXPO rappresenta quel palcoscenico internazionale che, come già le Olimpiadi di Pechino, accrescono il … continua »
Pubblicato in Oriente
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