07-06-2010
di Ivano Sartori
«Buongiorno sono Sonia, posso aiutarla», risponde soavemente la ragazza del call center dopo ventidue squilli. «Arrivederci e grazie», recita la giaculatoria azzurra sulla busta candida del pane. «Buona giornata», si augurano persone che non si conoscono uscendo dall’ascensore. Buongiorno sarebbe troppo poco. Come può, una società, capace di salamelecchi cosi soavi e generosi sprizzare violenza da ogni suo poro. Impossibile, deve essere una montatura dei giornali.
«Mi consenta di licenziarla», dice la dama alla colf cui è sfuggito di … continua »
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