di Raniero La Valle
È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …
di Maurizio Chierici
L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …
Libri e arte » Teatro »
di Raffaella Ilari
“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …
Inchieste » Quali riforme? »
di Riccardo Lenzi
Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …
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Spettacoli
26-04-2010
di Moreno Corelli
Adesso che l’attore riposa in pace diamo un’occhiata alle lacrime di coccodrillo di attori, cantanti e comparse dello spettacolo. Hanno recitato la commozione, senza partecipazione e fantasia. Stesse parole di compianto ripetute per Mike Bongiorno, Gigi Sabani e Alberto Castagna, epigrafi della provincia Italia continua »
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19-04-2010
di Maria Novella Oppo
Certo, per parlare di declino del Tg1 non c’era bisogno dei numeri, che certificano ormai un milione di spettatori perduti. Il declino, come quello del Paese, non è solo quantitativo, ma politico e informativo, etico e culturale. Il declino è naturale, quando si arriva a dare notizie false, a riempire di scemenze il notiziario più atteso e a cacciare dal video le giornaliste più brave come punizione delle loro libere opinioni, espresse tra l’altro in sedi opportune e non approfittando … continua »
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12-04-2010
di Maria Novella Oppo
L’apertura del Tg1, prevista per Berlusconi, è andata al disastro aereo che ha falcidiato il governo polacco. Ormai, ci vuole una catastrofe per impedire a Minzolini di prosternarsi a qualunque dichiarazione del capo. Il quale comunque ha ripetuto che il declino dell’Italia è un’invenzione dei menagramo di sinistra e dei giornali (compresi quelli di destra e di sua proprietà). E anche la signora Marcegaglia, che pure non soffre la fame a causa della crisi, è complice della sinistra e … continua »
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05-04-2010
di Maria Novella Oppo
Della notte dello spoglio elettorale voglio ricordare due eventi in tv: è tornato Bruno Vespa ed è nata una stella, quella del giovane Bossi. Il quale ha pensato bene di definirsi un politico «nato dal basso», cioè dal Bossi. E quanto al soprannome di «trota» datogli dal genitore in uno slancio di sincerità, il ragazzo ha sostenuto che si trattava di una battuta affettuosa e ironica, in reazione alla definizione impegnativa di «delfino». … continua »
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29-03-2010
di Maria Novella Oppo
Povero Berlusconi, costretto ogni giorno a inventarsi una sparata a freddo per occupare le aperture dei tg. Ci si aspettava che avrebbe estratto un coniglio dal cappello sul palco della manifestazione di Roma e invece niente. Cancellata l’Ici, poteva forse infierire in qualche altro modo sulle finanze dei Comuni? Così, è stato costretto a buttarsi addirittura sulla cura del cancro, per vincere le elezioni regionali! Perché il problema di Berlusconi è che ormai ha esaurito le promesse. È questo il … continua »
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25-03-2010
di Raffaella Ilari
In un paese in cui furbizia e intelligenza vanno a braccetto e in cui i vizi si trasformano in virtù, l’espressione “far qualcosa all’italiana” è diventata d’uso comune. Si può fare qualsiasi cosa, ci si può macchiare di qualunque crimine, si può anche far finta di niente e dimenticare, in ogni caso basta convocare una televisione per le dichiarazioni e le richieste di perdono.
Tutti ci ricordiamo il fatto di cronaca dell’uomo che entrò in una scuola materna e … continua »
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22-03-2010
di Maria Novella Oppo
Strategie della comunicazione televisiva il giorno del comizio dell’amore. Il Tg1 delle 13.30 non ha detto una parola sulla grande manifestazione di Libera in piazza a Milano. Anche solo la citazione poteva togliere qualcosa all’epica del raduno di manipoli organizzato dal capo. E via oscurando o esaltando, secondo i diktat del premier perseguitato, cui fa scudo col suo corpo il direttorissimo ad personam. E un po’ preoccupa il pensiero che, una volta esaurita la sua mansione elettrodomestica al Tg1, il … continua »
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