La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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PASSAVO DI LÌ – Il Cavaliere Arlecchino uscirà di scena strisciando come un lombrico

22-09-2011

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“Deciderà lui come uscire di scena, con un guizzo da comédien” queste le parole con cui Antonio Ricci ha annunciato, nell’intervista al “Corriere della Sera”, il probabile abbandono dell’arengo da parte di Silvio Berlusconi. Ah, caro Ricci mi spiace deluderla ma lei pecca d’ottimismo! Si convinca che è finito il buon tempo della Commedia dell’Arte quando c’erano “comédiens” capaci di schiaffeggiarsi con un piede, alla bella età di ottantatré anni, come Tiberio Fiorilli, in arte Scaramuccia, o di effettuare una capriola all’indietro con un bicchier d’acque sulla testa senza versarne una sola goccia come Tommaso Antonio Visentini, o di eseguire venti “entrechats” di seguito come Domenico Biancolelli l’uno e l’altro celebri Arlecchini. Certo, nessuno mette in dubbio che Berlusconi sia stato un “comédien” o, per essere più precisi, un “pitre” o “clown”, ma si tratta ormai di un “clown” logorato, stremato, spompato per eccesso di bunga bunga e di copule immaginarie (le peggiori, mi creda) che sfiancherebbero anche un toro Miura. Più facile immaginare un’uscita strisciante tipo lombrico, o un’uscita arrancante come quella di un vecchio sergente dei marine che si dimena nel fango cercando di difendersi dal ridicolo cingendosi la testa con grandi frasche di “populus fremontii”, il californiano pioppo di Freemont.

 

Che tragedia quando il macellaio Berlusconi scoprirà chi è

Ancora una volta, dopo il declassamento operato nei confronti del nostro paese da S&P, i giornali francesi si sono scatenati contro la politica nostrana fatta di confusioni, di incertezze, di pressapochismo e contro la condotta di un presidente del Consiglio che non solo non si mostra all’altezza della situazione, ma che passa il più chiaro del suo tempo alla ricerca di copule facili e costose per lui (il che sarebbe poca cosa) ma anche (e ciò è intollerabile) per l’Italia. Alcuni di questi giornali (ne ho scelti tre fra i maggiori “le Figaro”, “Libération” e l”Express”) si chiedono se gli italiani siano consapevoli delle ragioni del declassamento operato da S&P. E io, ancora una volta, per dovere civico, ho preso (virtualmente) in mano carta e penna e ho scritto ai suddetti giornali questa lettera che è stata pubblicata, dopo la necessaria approvazione, nei loro forum

Le boucher doit être fiable s’il veut me convaincre à acheter sa viande. Or comment avoir confiance dans le boucher-Berlusconi qui déclare que son métier est le dernier de ses soucis? (“Faccio il primo ministro come passatempo” a-t-il avoué – je cite par coeur – à l’une de ses nombreuses nanas). Oh, je peux bien comprendre que le rôle de chaud lapin est bien plus amusant et rejouissant que le rôle de premier ministre, mais quand la crise économique arrive il ne faut pas s’en tirer en accusant les “comunistes”, il est nécessaire, au contraire de battre son propre mea-culpa et d’en tirer les conséquences (Je ne sais pas si les français sont au courant que pour M. Berlusconi tous sont des communistes : ses adversaires politiques, les magistrats, les journalistes, le Président de la République, les membres de la Cour Contitutionnelle, les anchormen de la télé, sa femme et même le Pape parfois) Que doit-il arriver pour que cet homme comprenne que la grave situation italienne est liée en très grande partie à sa conduite en même temps risible et irresponsable?

Ancora una volta traduco per il povero Bossi troppo impegnato nell’annoso problema della secessione per avere il tempo di compulsare dizionari e grammatiche

Il macellaio deve essere affidabile se vuole che io compri la sua carne. Ora, come si può ora aver fiducia nel macellaio-Berlusconi, il quale dichiara che il suo mestiere è l’ultima delle sue preoccupazioni? (ha confessato a molte delle sue ragazzotte – cito a memoria – “faccio il primo ministro come passatempo”.)..Posso ben capire che il ruolo di coniglio infoiato sia più piacevole e divertente, del ruolo di primo ministro, ma quando arriva la crisi economica non bisogna cavarsela accusando i “comunisti” ma recitare il proprio mea culpa e trarne le debite conseguenze. Non so se i francesi sappiano che per Berlusconi tutti sono comunisti, i suoi oppositori politici, i giornalisti, i magistrati, il Presidente della Repubblica, gli anchormen televisivi, sua moglie e perfino il Papa. Cosa deve succedere perché quest’uomo capisca che la grave crisi italiana è legata in parte preponderante alla sua condotta, al tempo stesso ridicola e irresponsabile?

Gino Spadon vive a Venezia. Ha insegnato Letteratura francese a Ca' Foscari.
 

Commenti

  1. claudio girotti

    Finché chi siede al Parlamento gode, per liberalità del tirannello, di così laute prebende, non sarà certo domani che assisteremo allo strisciare del lombrico. Ma quando ci sarà l’ignominioso tracollo immagino la fuga indegna dei tanti vermi che oggi difendono il grasso lombrico. Non si troverà, ne sono certo, nessuno che dica: “Io ho votato per Berlusconi e ne sono fiero!”.

  2. carletta carli

    Previsione facile quella di Claudio Girotti: quanri erano infatti quelli che si dichiaravano democristiani dopo il tracollo del partito? Per i forzaitalioti, natutalmente, la cosa sarà ben peggiore. Al punto, penso, che sputeranno al solo nome di Berlusconi

  3. umberto cozzi

    se è per questo neanche oggi, a parte i soliti noti, la gente ammette di aver votato per “Chlorodont”…mi ricorda i tempi della DC di cui ora francamente ho una gran nostalgia anche se tanti, troppi Dc,si sono riciclati nelle truppe del penoso cavaliere a cui auguro di sparire quanto prima lasciando libera questa povera Italia. Avete osservato che oltre ad essere una nullita’ in politica (non per lui evidentemente) è uno che porta,maledizione, una gran sfiga? Tocchiamoci i “cabasisi” come fa dire il mitico Camilleri al buon Montalbano!

  4. giulio luciani

    Bella l’immagine di Berlusconi “lombrico” mimetizzato con fronde di “populus fremontii”. In un primo tempo avevo letto “tremontii”, ma poi sono andato a vedere in una enciclopedia. Non si trattava di un refuso ; il “populus fremontii” esiste veramente

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