La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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La bambina dagli amici misteriosi: killer su commissione, promessa sposa che uccide il fidanzato

15-04-2010

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Francisco Gonzales Ledesma, Non si deve morire due volte, traduzione di Paola Tomasinelli, Giano

A ottantatré anni suonati, il barcellonese González Ledesma – nome da cui non si può prescindere quando si parla di “romanzo criminale” – continua a offrirci testi di singolare forza drammatica e di rara ironia. Anche questo “No hay que morir dos veces” è infatti una storia nera, nerissima, anzi, più di una storia: una bambina che vive in una casa isolata e che riceve “troppe visite”; un uomo che, appena uscito di prigione, accetta l’incarico di tornare ad ammazzare; una sposa che uccide il futuro marito nel bel mezzo delle nozze… Ma cosa hanno in comune queste tre vicende? Ce lo spiegherà l’ispettore Méndez, il disilluso e un po’ bolso “eroe” delle storie di Ledesma, accompagnandoci in un viaggio negli abissi dell’animo umano tra le strade – per niente turistiche – di una Barcellona dura e feroce, e dove il confine tra la vita e la morte si fa sempre più sottile e indefinibile.

Umberto Eco, Sulla Letteratura, Bompiani

Una raccolta di scritti del nostro più importante e noto semiologo sulla letteratura, o meglio, sul problema della letteratura. Da Nerval a Joyce, a Borges, a Dante, a Cervantes per raccontare in modo piacevolissimo la funzione che la letteratura ha avuto sulla storia, sul narrare, sul concetto di spazio e di tempo, sulle biblioteche, sullo stile, la poetica, l’ironia… E non solo, ma anche spunti di riflessioni su di sé e sulla sua attività di scrittore di romanzi di successo. Un esempio – bellissimo – tra i diciotto scritti raccolti in questo volume, è rappresentato dal saggio dal titolo “La forza del falso”: un dettagliato e a volte spassoso viaggio tra quei libri inesistenti – dalla “Lettera del Prete Gianni” ai testi rosa-crociani, dal “Constitutum Constantini” ai “Protocolli dei Savi Anziani di Sion” – che sono però stati il motore di molti eventi della storia. Storia che, come sottolinea Eco “è stata in gran parte il Teatro di un’Illusione”.

Marcello Fois, Sangue dal cielo, Einaudi

Uscito nel 1999 da Frassinelli, “Sangue dal cielo” ripropone la figura dell’avvocato – e poeta – Satta (quello del precedente, bellissimo “Sempre caro”) questa volta alle prese con un nuovo complicato – e misterioso – caso di suicidio in una Sardegna fradicia di pioggia: “getti possenti d’acqua ostinata andavano a schiantarsi contro la crosta granitica ammuffita di cespugli grassi”… Un’indagine difficile, e buia così come il cielo che sovrasta minacciosamente l’isola, guidata da una scrittura tersa e tagliente. Marcello Fois è riuscito a portare il genere del romanzo poliziesco “al limite dell’indagine intimistica”, ha scritto il compianto Manuel Vázquez Montalbán, ed è pure riuscito, da questi suoi primi romanzi fino alla produzione più recente, a nobilitare, come ben pochi altri scrittori italiani o stranieri, un genere normalmente ritenuto “minore”.

Paolo ColloPaolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.

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