La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Mondi » America del Nord »

Addio alla Tv babysitter, i bambini sotto gli 8 anni crescono con smartphone: parlano male e dormono peggio

03-11-2011

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 I bambini americani sono sempre più “schermo” dipendenti. L’allarme arriva da una ricerca condotta dall’organizzazione non-profit statunitense “Common sense media”. Lo studio condotto su un vasto campione di 1384 genitori, ha rivelato i bambini di età inferiore a 8 anni, trascorrono mediamente 2 ore e 16 minuti al giorno di fronte a schermi di vario genere, mentre la lettura e la musica non occupano che una trentina di minuti. In sostanza, i bimbi americani passano più tempo davanti agli schermi di televisione, tablet e smartphone che a leggere dei libri o ad ascoltare fiabe. Tra i vari tipi di schermi, tiene ancora il primato della televisione, davanti alla quale i bambini statunitensi trascorrono mediamente 1 ora e 40 minuti al giorno. Addirittura, circa il 30% dei bambini con meno di due anni hanno un televisore in camera, percentuale che sale al 42% calcolando il totale dei bimbi con meno di otto anni. Nel 40% delle abitazioni, il televisore resta acceso a oltranza. Un dato inedito, invece, è quello che riguarda l’utilizzo delle nuove forme di intrattenimento digitale da parte dei bambini. Tra i bambini di età compresa tra 4 e 8 anni, il tempo trascorso davanti alla Tv, rispetto al 2005, non è aumentato che di 10 minuti, mentre il Pc, le console e i dispositivi mobili concentrano circa i due terzi di tutto il tempo trascorso davanti agli schermi. Secondo il sondaggio, la metà dei bambini con meno di otto anni ha attualmente accesso a un dispositivo mobile, che si tratti di uno smartphone (41%), di un lettore dotato di funzione video (21%) o di un tablet (9%). Il 38% lo ha già utilizzato, proporzione che aumenta con l’età. L’11% dei bambini che hanno a disposizione uno smartphone, in lettore o un tablet, lo usano in media per 43 minuti al giorno. Questo crescente interesse è dovuto anche al fatto che i genitori spesso riempiono i dispositivi di applicazioni dedicate ai loro pargoli: il 29% dei genitori intervistati ha scaricato giochi o libri per bambini, a volte per occuparli mentre loro sono occupati nelle loro faccende. Nelle famiglie con reddito annuo superiore a 75 mila dollari, questa percentuale raggiunge il 47%. I risultati dello studio sono stati pubblicati a due settimane dall’allarme lanciato dall’Accademia americana di pediatria, che ha sconsigliato vivamente ai genitori di esporre i bambini con meno di due anni alla visione di contenuti sugli schermi di qualsiasi tipo.“I bambini apprendono meglio e hanno bisogno di interagire con gli umani, non con gli schermi”, hanno affermato i pediatri. A questa età, i bambini che guardano la Tv hanno meno prontezza di linguaggio e più problemi a dormire. Per l’Accademia americana di pediatria, sarebbe preferibile lasciare che i bambini più piccoli si dedichino a giochi di fantasia, lontani dagli schermi, per proteggere lo sviluppo cerebrale.

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