La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

di

È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

di

L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

di

Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

di

Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Società » Italia »

Dalla Sicilia a Montegrotto: si diffonde la “IIL”, sindrome da idiozia isterica legaiola

31-03-2011

di

Siamo in pieno contagio! Peggio dell’aviaria, della suina e della nube radioattiva, l’idiozia isterica legaiola contagia tutti. Un Paese di 60 milioni di abitanti, tra le prime potenze economiche del pianeta, entra in crisi per 5000 immigrati che vengono tenuti a Lampedusa e smistati in queste ore con il contagocce. La splendida isola siciliana ridotta ad una grande latrina dalle scelte scellerate di un governo pasticcione ed incapace, oramai, di affrontare con buon senso qualsiasi problema, dai più piccoli ai più rilevanti.

Un problema che poteva essere affrontato con la dovuta ragionevolezza diventa emergenza umanitaria sia per i migranti che per i Lampedusani che hanno visto raddoppiare  la popolazione.

Maroni e il “fattorino” Frattini si precipitano in Tunisia promettendo soldi, turismo, sviluppo, purché i migranti vengano bloccati. Visto che c’erano potevano aggiungere qualche mignotta, considerata la sicura copertura della presidenza del consiglio, invece hanno incassato il secco “niet” di Bossi ed ora tutto da rifare.
Ma l’idiozia isterica si spande a macchia d’olio e colpisce dove non te lo aspetti.

Nell’ultimo fine settimana la sindrome che possiamo battezzare “Iil” (Idiozia Isterica Legaiola) colpisce Montegrotto Terme, ridente (da ieri un po meno ridente e un po’ più deficiente) centro termale in provincia di Padova.

Una gita scolastica proveniente da Reggio Emilia viene decimata da un’intossicazione che ha colpito 14 studenti ed un’insegnante. Allertata la Guardia Medica gli stupiti Reggiani si sono sentiti rispondere: “In albergo non veniamo, chiamate il 118, noi non ci occupiamo, in base ad una legge regionale, di pazienti non veneti”.
A questo punto gli altrettanto stupiti abitanti ed albergatori di Montegrotto hanno assistito ad una processione di 15 ambulanze, cosa che non si ricordava nemmeno ai tempi della grande guerra durante la disfatta di Caporetto.

A questo punto è necessaria ed inevitabile una circoscrizione del fenomeno ed un’azione di contrasto dala nuova sindrome fino a che non avremo trovato un vaccino efficace e vista la condotta delle opposizioni che invece di mandare a spendere Bossi & soci li corteggiamo e li omaggiano dell’astensione sul federalismo, prevediamo tempi lunghi.

Domenico MoraceDomenico Morace, avvocato che esercita a Bologna ma di radici calabresi, osserva divertito la società e la politica di questo Paese.
 

Commenti

  1. Franco Bifani

    Lo so, sono uno sporco purista e cruscante del dialetto meneghino; ma l’ho sentito parlare, per una vita, da mia nonna, milanese classe 1880, da mia maere e dagli zii, nati tra il 1910 ed il 1917, quando il milanese era puro e duro, non infiltrato da neologismi “sudisti”, brianzoli o, comunque, provenienti da milanès ariùs. Nella vignetta, scritta dall’Umberto, istruito, probabilmente, dal Trota sull’ortografia, c’è un misto di veneto e parameneghino. Io direi ch, correttamente, dovrebbe essere scritta nel modo seguente: “I nègher che vòren laurà in la Padania,g’han de parlà in italian. Lega unida cùntra l’ignuransa”. Dumàndi scusa, ma la duvèva vès scrita propi inscì, santa pulènta taràgna!

I più votati

--

I più scaricati

--