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Perché pagare il canone per vedere Annozero e la Prova del Cuoco

29-09-2009

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Michele Santoro durante una puntata di Annozero

Michele Santoro durante una puntata di Annozero

La campagna del Giornale e di Libero contro il canone Rai ha fatto proseliti. Ecco come…

La petizione lanciata da Vittorio Feltri sul Giornale e Maurizio Belpietro su Libero per non pagare il canone della Rai (“Perché pagare per Santoro?”) ha scatenato un’orda di emulatori che aspettavano solamente che qualcuno rompesse gli indugi. Abile a sfruttare prima di tutti l’assist del quotidiano della famiglia Berlusconi l’associazione nazionale modelle. Al motto “Perché pagare per la Prova del Cuoco?” le bellezze nostrane hanno dato il via a una raccolta di firme contro il programma di Rai Uno. Secondo loro sarebbe una follia pagare il canone per vedere una trasmissione che istiga a mangiare. A ruota si sono inseriti nel dibattito quelli del comitato di salvaguardia della famiglia. Nel mirino il programma per bambini Art Attack, che secondo i genitori invita i figli a cazzeggiare invece di fare i compiti. C’è solo un rimedio per tutto ciò: non pagare il canone. Una soluzione rapida e indolore perfettamente in linea con il programma di Governo. Dopotutto è stato proprio il presidente del Consiglio a dire che in un paese come l’Italia l’evasione fiscale è moralmente giustificabile. Stessa sorte anche per Elisir, il programma sulla salute condotto da Michele Mirabella. A protestare stavolta è l’associazione ipocondriaci: perché pagare il canone quando quei soldi possiamo darli a un buon medico?  Il ragionamento non fa una piega. In fondo possono stare sereni, le probabilità che la Finanza o un esattore bussi alle loro porte sono pari a zero. In Italia, ma anche nelle immediate vicinanze. In Svizzera ad esempio un tipo come Roman Polanski viene arrestato per un mandato emesso dagli Stati Uniti nel 1977 mentre evasori e banchieri se la spassano da decenni. Se qualcuno con la coda di paglia però decidesse di rifugiarsi all’estero ci ripensi immediatamente. In Italia, in ogni caso, si sta sempre più tranquilli. Basta non fare un programma come Annozero che, come ha spiegato il viceministro per le Comunicazioni Paolo Romani, “ha provocato reazioni indignate da parte di moltissimi cittadini”. Indignati per chi non è chiaro, ma una cosa almeno è certa. Per tutti quegli italiani che s’informano solo attraverso la tv dev’essere stato in effetti un bel colpo. Dopo aver seguito cinquanta edizioni del Tg1 o del Tg5 (il Tg3 non lo vedono perché pensano che racconti la cronaca di un paese del Terzo Mondo e non dell’Italia), hanno sentito nominare per la prima volta Gianpi Tarantini e Patrizia D’Addario. Ecco perché Annozero non va bene: da noi non è più ammesso indignarsi.

 

Commenti

  1. Massimo Tore

    Io pago il canone perché sono obbligato, dal momento che possiedo un apparecchio televisivo. Lo pagherei più volentieri se al posto dell’immondezza che passa quasi tutto il giorno, tutti i giorni alla RAI, ci fossero PIÙ programmi come AnnoZero e Report. Lo pagherei più volentieri non fossero stati epurati Corrado e Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi, Beppe Grillo, Maarco Travaglio. I canali di proprietà del nostro famoso puttaniere mafioso -che è purtroppo anche presidente del consiglio- non li guardo più, perché trasmettono solo immondezza e propaganda di regime da molto tempo. Prima della RAI.

  2. stefano Braccini

    E se invece pensare di non pagare più il canone decidessimo, tutti insieme, di portare i nostri apparecchi televisivi davanti a Palazzo Chigi (o a Palazzo Grazioli?)?! Tanto ormai sono quasi tutte sue!
    Invece che sciopero del canone rottamazione della televisione.
    Visto che i programmi di buon livello sono pochi e spesso osteggiati dal Governo cerchiamo modi diversi di passare il tempo, informarci e formarci!
    P.S. Sarebbe un sacrificio grandegrandegrande ma credo valga la pena, se a farlo siamo in tanti!

  3. Giovanni Lopresto

    Perchè dare finanziamento pubblico a pubblicazioni dirette da Belpietro o Feltri. Se il finanziamento pubblico serve a rendere indipendente la stampa, e loro non lo sono per nulla (sono + faziosi di quelli che loro accusano di essere faziosi) a che serve finanziarli? Belpietro e Feltri, compratevi una zappa e fate il mestiere per il quale siete nati (senza offesa all’agricoltura che comunque io pratico).

  4. Vito Luigi Giannoccaro

    ce ne fossero come Troilo

  5. Andrea Delle Donne

    Sono d’accordo con lei, dott. Troilo.
    Continui così.

  6. Enrico Ballestriero

    Pagare il canone sarebbe giusto e corretto, se la televisione di Stato rispettasse dei criteri di imparzialità e trasmettesse meno \"immondizia\" e meno pubblicità. Perche devo pagare il canone se poi non c\’è uno straccio di programma informativo decente, e gli unici che ci sono (annozero, ballarò, report) sono sempre im forse perchè giudicati eversivi. Credo che in futuro le informazioni potremmo davvero andare a recuperarle direttamente gratis da un pozzo senza fondo quale è internet, pur consapevole dei rischi che sono celati dietro la rete. Con questo non voglio assolutamente giustificare i suggerimenti dei nostri governanti, per i quali forse quello di pagare il canone Rai è l\’ultimo dei problemi (adesso sono troppo impegnati a risolvere il fallimento del loro Lodo Alfano).

  7. luisa

    Annozero : il mio programma preferito. io il giovedì sera non esco e stacco il telefono

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