La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Piccoli editori » Pendragon »

Siamo candele che scaldano i lettori

25-01-2010

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Definire il nostro lavoro editoriale è impossibile. Posso solo tentare di trarre un po’ le fila di oltre quindici anni di attività, di oltre 900 titoli pubblicati, di migliaia di presentazioni e incontri, di attese, speranze, delusioni e sorprese.
Nasciamo nel 1992, tre giovani di belle speranze con idee precise e tanta voglia di iniziare una strada nella consapevolezza che quello che era interessante non fosse la meta, ma il viaggio stesso.
Definire gli inizi “stentati” è d’obbligo: si inizia a lavorare in una stanza a prestito in un ufficio di un amico, poi il trasferimento nel salotto di casa; poi l’occupazione di una camera da letto e della cantina… Infine il trasloco, dopo nove anni, nella sede di oggi, che non sarà quella di domani.
Dovendo ricordare solo alcuni dei nostri titoli voglio ricordare quello forse più importante, la ristampa anastatica completa della rivista OFFICINA; poi l’edizione critica delle “Intercenales” di Leon Battista Alberti, nello stesso anno del libro fotografico di Vasco Rossi. Esempio emblematico della varietà degli interessi, e dell’attenzione anche al mercato, che ha sempre contraddistinto il nostro catalogo, che propone circa 1/3 dei suoi titoli in saggistica, 1/3 in varia, 1/3 in narrativa e poesia.
Sempre alla ricerca del libro bello, sempre a proccuparsi per l’immagine giusta di copertina, sempre a cercare il contatto con il famoso giornalista, sempre a leggere leggere leggere. Non finiremo mai.
Per concludere questa breve presentazione (altro lo potete trovare sul sito www.pendragon.it) voglio offrirvi una metafora convincente per il lavoro di una piccola casa editrice. Se i grandi gruppi editoriali sono come le luci al neon, in grado di illuminare completamente gli ambienti ma in modo anonimo e freddo, la piccola editoria è una candela, che emette una luce certamente più fioca ma dal calore, dal fascino e dalla bellezza incomparabili.

Antonio Bagnoli è l'editore di Pendragon

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