La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Rubriche » Salute »

Gli esperti consigliano la riduzione a cominciare dall'adolescenza per prevenire ipertensione, infarti, ictus. I giovani occidentali divorano pietanze troppo saporite: complicano la loro vita dalla maturità alla vecchiaia

Ragazzi del 2000 meno sani di quelli del secolo scorso: troppo sale nella dieta

25-11-2010

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Il sale e gli adolescentiNel corso dell’American Heart Association Convention 2010, tenutosi a Chicago nel novembre scorso, Kirsten Bibbins-Domingo dell’Università di California (San Francisco) ha focalizzato l’attenzione sull’elevato consumo di sale nella dieta da parte degli adolescenti e sulle conseguenze a carico della salute riscontrabili già in giovane età ed inevitabilmente tese all’aggravamento col passare degli anni.

Sembra che gli adolescenti del terzo millennio mostrino peggiori condizioni di salute, in particolare a carico del sistema cardiovascolare, rispetto alle generazioni precedenti, tale peggioramento parrebbe essere legato ad un elevato consumo di sale nell’alimentazione (si valuta un consumo giornaliero medio di sale di oltre 9 grammi o 3.800 milligrammi di sodio).

Gli esperti asseriscono che gli adolescenti potrebbero trarre beneficio riducendo di un mezzo cucchiaino quotidiano il sale della dieta: una simulazione al computer in riferimento al consumo di sale evidenza che la riduzione dalla dose giornaliera di sale di 3 g riduce episodi ipertensivi in adolescenti di ben il 63%. La simulazione è basata sui dati del National Health and Nutrition Examination Survey riferentesi alle ricerche effettuate dal 1999 al 2008, in riferimento alla valutazione del livello di pressione arteriosa sistolica suddivisa per fasce di età (12-24; 25-34; 35-50 anni), gli effetti benefici sulla pressione arteriosa conseguenti alla riduzione dell’apporto di sale con la dieta sono stati stimati attraverso studi clinici già pubblicati. Ha detto Domingo Bibbins-MedPage:

Kirsten Bibbins-Domingo

L’urgenza per tutti questi tipi di ricerca è che abbiamo ancora un gran numero di bambini e adolescenti obesi, per cui la salvaguardia della salute cardiovascolare precoce deve prendere avvio già durante l’adolescenza ed è destinata a continuare, oltre a presentarsi come una questione davvero importante per la salute pubblica.

Il modello ha mostrato una diminuzione del numero di ipertesioni in età adolescenziale: dai 12 sino ai 24 anni, riduzioni che vanno dal 44% al 64%. Se questi adolescenti continueranno a mangiare una dieta ridotta di sale, lo studio prevede che il numero di adulti ipertesi di età 35-50 anni sarà ridotta dal 30% al 43%. Alla espressa necessità di ridurre il sale nella dieta si è unita la voce di Robert Eckel, ex presidente della American Heart Association:

“La questione della pressione arteriosa si sta trasformando in un killer silenzioso ma molto potente, dobbiamo fare uscire da questi nostri incontri un chiaro messaggio rivolto alla gente, in quanto non possiamo aspettarci che gli adolescenti riducano il sale nelle loro pietanze così arbitrariamente e soggettivamente. Si devono fissare regole precise modificando già di base l’alimentazione pronta e contando sul fatto che col tempo si potranno modificare le abitudini, compresa la palatabilità del cibo.

Il processo di cambiamento ha bisogno di tempo, ci vorranno almeno due o tre decenni affinché si possano modificare definitivamente le assunzioni di sale, certo è che la raccomandazione è rivolta in prima istanza all’industria alimentare e come dice Domingo Bibbins: “Lo sforzo è ora di lavorare con i responsabili politici a pensare a come regolamentare il sale negli alimenti preparati e lavorare con i produttori di alimenti per capire come muoversi affinché si possano proporre pietanze gradite, ma meno salate” . “La maggior parte del sale che tutti noi mangiamo è stato aggiunto ai prodotti alimentari trasformati e preparati”.

Luisa BarbieriLaureata in medicina e chirurgia si è da sempre occupata di disturbi del comportamento alimentare, prima quale esponente di un gruppo di ricerca universitario facente capo alla Clinica psichiatrica Universitaria P.Ottonello di Bologna e alla Div. di Endocrinologia dell'Osp. Maggiore -Pizzardi, a seguire ha fondato un'associazione medica (Assoc. Medica N.A.Di.R. www.mediconadir.it ) che ha voluto proseguire il lavoro di ricerca clinica inglobando i Dist. del comportamento alimentare nei Dist. di Relazione. Il lavoro di ricerca l'ha portata a proporre, sempre lavorando in equipe, un programma di prevenzione e cura attraverso un'azione di empowerment clinico spesso associato, in virtù dell'esperienza ventennale maturata in ambito multidisciplinare, a psicoterapia psicodinamica e ad interventi specialistici mirati. Ha affrontato alcune missioni socio-sanitarie in Africa con MedicoN.A.Di.R., previo supporto tecnico acquisito c/o il Centro di Malattie Tropicali Don Calabria di Negrar (Vr). Tali missioni hanno contemplato anche la presenza di Pazienti in trattamento ed adeguatamente preparati dal punto di vista psico-fisico. Il programma clinico svolto in associazione l'ha indotta ad ampliare la sfera cognitiva medica avvicinandola all'approccio informativo quale supporto indispensabile. Dirige la rivista Mediconadir dal 2004, è iscritta all'Elenco speciale dei Giornalisti dell'OdG dell'Emilia Romagna e collabora con Arcoiris Tv dal 2005 (videointerviste, testi a supporto di documenti informativi, introduzione di Pazienti in trattamento nel gruppo redazione che oggi fa capo all'Assoc. Cult. NADiRinforma, redazione di Bologna di Arcoiris Tv).
 

Commenti

  1. giovanna arrico

    Credo sia indispensabile cambiare le abitudini, ancora troppi sono gli schemi che si portano avanti anche nell’alimentazione, pur considerandola sbagliata e troppo poco è il tempo dei genitori da dedicare ai propri figli, per insegnare e a loro volta imparare una corretta alimentazione, ma anche un sano atteggiamento nei confronti della vita. Non c’è da meravigliarsi che ci sia problemi purtroppo e sempre più frequenti in ogni settore dell’essere umano.

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