Per merito di Riccardo Icona sappiamo qualcosa di più sulle ronde. L’inchiesta di Rai3 è partita dal fenomeno in atto, anziché riprendere l’estenuante dibattito politico che ha partorito la legge, con il risultato, da un lato, di legittimare le pretese della Lega, dall’altro di mostrare il vuoto assoluto,. Cossiché, oggi, la ronda, non è che l’effetto nominalistico di una causa sbagliata. Anzitutto perché, se lo scopo era accrescere la sicurezza dei cittadini, bisognava potenziare le forze dell’ordine. Invece, al contrario, a carabinieri, polizia e guardia di finanza sono stati tagliati i fondi ( un miliardo ) e organici. Come Icona ha documentato, senza che il cattivo mi nistro Maroni si scomodasse a confutare. Ma il clou della trasmissione è stato il servizio sui 9 leghisti che giravano per Torino di notte scortati da ben 25 agenti. “ Perché- ha spiegato il capo manipolo noi siamo indifesi”. E questo dice tanto sulla farsa delle ronde.
Bossi vuol liberare la Padania dall’oppressione dell’Italia di Berlusconi
La Gelmini, che è titolare del più grande licenziamento di massa ordinato in 150 anni di storia d’Italia, tramite i volenterosi tg invita i docenti a non fare politica o ad andarsene dalla scuola (come se non bastassero quelli che ha già cacciato lei!). Comunque, non si capisce perché gli insegnanti non avrebbero diritto a fare politica e la Gelmini invece sì. Chi le ha dato la patente? Berlusconi, ovviamente, anche se nessuno sa perché. Intanto, Bossi pretende a gran voce la liberazione della padania. E da chi? Da Berlusconi, che è il capo del governo e dunque anche l’oppressore della Padania. Ma siccome Berlusconi è già ostaggio di Bossi, allora forse la padania è oppressa da Maroni, che è il ministro degli Interni; oppure da La Russa in armi; o magari da Bruno Vespa, che è la maggiore autorità ultra governativa esistente. Perciò Floris, pure lui, lasci la politica, i terremoti e la Rai a chi li sa far fruttare.
Gentile Bocchino
L’onorevole Bocchino, ex An, qualificato dalla stampa come ‘finiano’ e firmatario della lettera inviata a Berlusconi, intervenendo ad Omnibus ha fatto questa strana premessa: ‘Sia chiaro che la nostra lettera ( ndr- nella quale gli ex An chiedono di prendere decisioni comuni e non solo ordini da palazzo Graxioli ) era gentilissima, forse la più gentile inviata a Berlusconi’. Avvertimento piuttosto buffo. Da un lato perché inutile: nessuno certo immaginava che membri dello stesso partito del premier (tra l’altro noto per il servilismo di cui si circonda) potessero scrivergli in maniera meno che corretta, anche per rispetto formale del suo ruolo. In secondo luogo la precisazione fa immaginare che, invece, Berlusconi riceva abitualmente corrispondenza poco gentile. Comunque, la premessa è apparsa tale da ingenerare il sospetto che Bocchino volesse allontanare da sé la fama di pericoloso sovversivo, perfino un po’ comunista. E questo dice tutto del clima interno al Pdl, popolo di sua proprietà.
Una ronda non fa primavera
Per fortuna in tv non ci sono solo i monologhi di Berlusconi e Vespa ( la stessa voce in stereofonia ). C’è anche Linea Notte del Tg3 che riassume i fatti del giorno. Non che sia un programma perfetto ( potrebbe essere meno spezzettato ) ma è informazione e televisione. Una sera, per esempio, ci ha informati della ronda che ha scorazzato per un quartiere di Roma facendo il saluto fascista. Non c’è che dire, un bell’inizio anche se , speriamo,, sarà pure la fine del rondismo. A sentire i vari Cota, Bricolo, Salvini, la “ggente “ moriva dalla voglia di pattugliare il territorio . Invece, approvata la legge, le domande di ronde sono a zero.. Alla fine, in strada, resteranno solo i pensionati che aiutano i bambini e altre forme di volontariato senza alcuna vocazione squadrista., E di notte , le famigerate “ ronde del piacere “ per gli sporcaccioni del nord e del su.
Rotondi alla meta
Personalmente, il ministro Rotondi ci è simpatico, come tutti quelli che ci fanno ridere. Anche se non fa troppa fatica ad apparire simpatico , in compagnia di gente come la Gelmini o La Russa ( per non parlare di Gasparri o dell’inverecondo Capezzone ). Ma, insomma, Rotondi non è odioso quanto certi berluscioni, e coerentemente col suo cognome, è un tipo di ex dc apparentemente poco spigoloso e pacatamente becero. Così, su Rainews24, sosteneva che Berlusconi è l’editore più liberale al mondo ( negli ultimi 50 anni ? ). Invece, in quanto politico, secondo Rotondi, Berlusconi fa quello che fanno tutti gli altri politici e cioè occupa più televisione che può. Ma guarda. Il simpatico Rotondi dimentica che nessun altro politico, in Italia e nel mondo, è editore di stampa e tv e insieme capo del governo. Perché se Berlusconi si accontentasse di essere o editore o politico, non sarebbe Berlusconi.
Sono nata a Ghilarza (Oristano), ho studiato lettere moderne all’Università Statale di Milano, in pieno 68. Ho cominciato a lavorare all’Unità alla fine del 73, quando era ancora ‘organo’ del Pci, facendo esperienza in quasi tutti i settori, per approdare al servizio spettacoli negli anni 80, in corrispondenza con lo straordinario sviluppo della tv commerciale, ovvero con l’irresistibile ascesa di Silvio Berlusconi. Ho continuato a lavorare alla redazione milanese dell’Unità scrivendo di televisione e altro fino alla temporanea chiusura del giornale nell’anno 2000. Alla ripresa, sotto la direzione di Furio Colombo, ho cominciato a scrivere quotidianamente la rubrica ‘Fronte del video’, come continuo a fare oggi. E continuerò fino a quando me lo lasceranno fare. Nel 2003 è stato stampato e allegato all’Unità un volumetto che raccoglieva due anni di ‘Fronte del video’.