Ragazzi
Il libro selvaggio
di Juan Villoro
trad. di E. Rolla
Salani
euro 13,00
“Vi racconterò quello che mi è successo quando avevo tredici anni”: così inizia la storia di Juan che, a causa della separazione dei genitori, è costretto a passare le vacanze presso uno strano zio – zio Tito – che vive in mezzo ai libri, in una vecchia casa scricchiolante, polverosa e un po’ misteriosa. Di qui la sua iniziazione alla lettura e al fantastico mondo dell’immaginazione (lo zio afferma infatti che i libri sono cose vive, che si trasformano, che cambiano di posto a seconda delle persone che sono in casa). Ma c’è anche un mistero. L’introvabile ‘libro selvaggio’, un libro magico, che ti può far trovare tutti gli altri libri. Un libro che non ha letto mai nessuno. E che si farà leggere da una sola persona.
Una favola ben riuscita di uno scrittore e giornalista messicano.
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Noir
Il cane che parla
di Giorgio Scerbanenco
Sellerio
euro13,00
Uscito da Mondadori nel 1942 (e infatti saltano subito all’occhio i nomi dei personaggi: rigorosamente in italiano), “Il cane che parla di Scerbanenco” – forse il vero maestro del noir nazionale – è un giallo classico. Il protagonista è Arthur Jelling, archivista capo della polizia di Boston, che viene chiamato a indagare sull’assassinio di in passeggero preso a fucilate mentre si affacciava dal finestrino di un treno. L’ambiente entro cui si snoda l’indagine è quello della carta stampata: la vittima è infatti un poeta e i testimoni sono un editore, Tom Fharanda, una scrittrice, Fiorella Garrett, un giornalista, Dady Dadies, un critico, Carlo Svedensson. E due cani, personaggi chiave dell’intera vicenda: Ciannel e Pàin. Un giallo psicologico e deduttivo, come nella migliore tradizione del genere.
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Testimonianza
Intervista a Primo Levi, ex deportato
a cura di Anna Bravo e Federico Cereja
Einaudi
euro 10,00
Il volume riprende un’intervista realizzata dai due curatori nel gennaio del 1983 nell’ambito di una ricerca sulla memoria della deportazione. Ricerca che ha raccolto ben duecentoventi testi ora inscritti nell’ “Archivio della Deportazione Piemontese”.
Così come “Se questo è un uomo” era nato dal bisogno di raccontare agli “altri” l’orrore dei campi di sterminio nazisti, questa intervista scende nei particolari della vita di tutti i giorni e Levi racconta la “società” del campo, i ruoli, i rapporti fra i prigionieri, le tensioni, i precetti, i divieti, e persino il “galateo” vigente ad Auschwitz. “Fin dal mio primo libro… ho desiderato che i miei scritti, anche se li ho firmati io, fossero letti come opere collettive, come una voce che rappresentasse altre voci”.
E così è in questo colloquio in cui non solo riconosciamo la voce dell’autore de “I sommersi e i salvati”, ma anche quelle dei suoi compagni di sventura, il “retromondo minuto dei gesti quotidiani ad Auschwitz”.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.