Botta e risposta tra chi interroga e chi risponde negli esami dell’università. L’allusione è il motore della curiosità: ragazze che rispondono come si deve, ragazze che rispondono fra le risate
PASSAVO DI LÌ – Esame delle mie brame chi è la più ignorante del reame?
04-04-2011
di
P. D.
La novità non è che i ragazzi dell’università a volte sono distratti. Si emozionano e pasticciano sul tavolo dell’esame. I vecchi professoeri di liceo ne sostengono la “ignoranza” dovuta ad un insegnamento che strapazza la memoria collettiva. Confondono secoli ed avvenimenti sepolti nelle pieghe dei libri ma se nessuno insegna a valutarne le proiezioni sulle abitudini 2000: come possono orientarsi nei labirinti della storia? E poi le distrazioni che mai hanno confuso le idee alle generazioni cresciute senza telefonini, niente internet, poca Tv, mai lezioni di nuoto e settimane bianche. Vuoti a volte imbarazzanti. Nei quiz Tv la bella laureata in architettura a Venezia inciampa in una domanda tragicamente facile: dovendo scegliere se le vittime dell’Olocausto sono più di un milione o meno di mille, risponde “credo meno di mille” col sorriso di chi aspetta il complimento del povero conduttore. Tempo di esami, giorni di leggende. Rimbalzano da un ateneo all’altro sulle onde internet. Eccone un assaggio. Fa capire tante cose: a volte anche gli insegnanti giocano con l’allusione. Richiamarli alla realtà che dovrebbero rappresentare è una volée non facile, ma qualche volta funziona.
Professore: “E’ in grado di dirmi quale organo dei mammiferi riesce, una volta eccitato, a raggiungere dimensioni pari a 6 volte le dimensioni normali a riposo?”
Arrossendo terribilmente, la povera studentessa: “Non saprei…”
Professore: “Non lo sa proprio? Ci pensi, non è difficile!”
Studentessa (sempre più a disagio): “Non mi viene in mente nulla…”
Professore: “Su, coraggio, pensi alla vita di tutti i giorni.”
Studentessa (in grave imbarazzo): “Beh…”
Professore: “Forza signorina, si butti!”
Studentessa: “..Il.. pene?”
(nell’aula scoppia un boato)
Professore (calmissimo): “Complimenti a lei e al suo fidanzato, signorina. Comunque l’organo è la pupilla”.
(Esame di anatomia all’Università di Parma)
Una giovane e avvenente studentessa, va alla lavagna per sostenere l’esame d’idraulica. Il professore le da un gesso in mano e dice: “Bene, signorina, dunque…vediamo…ecco sì, mi faccia una pompa!”
L’aula è esplosa in quasi 2 min e 40 secondi di orologio tra applausi e grida varie.
(Università di Perugia)
Il professore parla dell’alto livello di glucosio presente nel seme maschile. Una studentessa alza la mano e chiede: “Se ho ben capito, nel seme c’è molto glucosio, come nello zucchero?”
“Esatto!” Risponde il prof.
E la ragazza perplessa: “Ma allora perché non è dolce?”
Dopo un attimo di silenzio gelido, la classe esplode in risate e urla da stadio.
La faccia della ragazza diventa paonazza e, rendendosi conto della terribile gaffe, raccoglie i libri e scappa via. Mentre esce dall’aula di corsa, sopraggiunge la risposta compassata del professore: “Non è dolce perché le papille gustative che percepiscono i gusti dolci sono nella punta della lingua e non in fondo, vicino alla gola!”
(Università di Ferrara, professor Marin)
Il Prof. di anatomia che si diverte a mettere in imbarazzo le studentesse, nell’ultima sessione di esami ha chiesto ad una ragazza: “Cos’è quella cosa che lei ha ed io no, che lei sa usare bene ed io no, da cui trae piacere ed io no?”
La ragazza con freddezza antartica e calma olimpica: “Il cervello?”
(Facoltà di medicina, Università di Novara)