SÌ TAV / NO TAV – Io, come Pasolini, sto dalla parte dei poliziotti
05-07-2011
di
Elio Veltri
Sulla realizzazione del famoso Tunnel della TAV la si può pensare come si vuole. Ma su una cosa bisogna essere chiari. La violenza gratuita, premeditata, nostrana, rafforzata da violenti di altri paesi a prescindere dal merito del problema, va respinta e condannata senza se e senza ma. Ancora una volta una manifestazione democratica, partecipata da migliaia di cittadini, dai sindaci, da intere famiglie, è stata vanificata nei suoi obiettivi legittimi e ignorata dagli organi di informazione a causa di una manifestazione di una violenza inaudita di persone alle quali della TAV non frega proprio niente e che non sono certo “ eroi”. La democrazia ha le sue regole e vanno rispettate. Altrimenti, ci sarà sempre qualcuno che userà l’ordine e la legalità per imporre le “sue” regole proprio perchè la democrazia non è in grado di far rispettare le proprie. E poi voglio dirlo chiaro e tondo: anche io, come Pasolini, in questo caso sto dalla parte dei poliziotti. E non solo perchè figli di proletari. Ma perchè figli e custodi dell’ordine democratico.
Elio Veltri, medico chirurgo, è stato sindaco di Pavia dal 1973 al 1980. Eletto alla Camera dei deputati nel 1997, ha partecipato alle commissioni antimafia, anticorruzione e giustizia. È portavoce dell'associazione "Democrazia e Legalità". Tra i suoi libri: "Milano degli scandali" (scritto con Gianni Barbacetto, 1991), "L'odore dei soldi" (scritto con Marco Travaglio, 2001), "Mafia pulita" (scritto insieme al magistrato Antonio Laudati, 2010).