Ci risiamo, dopo le cene carbonare del cardinale Tarcisio. Bertone, segretario di Stato del papa, con mezzo governo in vista delle elezioni a sostengo di Berlusconi; dopo i pranzi del cardinale. Ruini Camillo con Berlusconi, in vista delle elezioni amministrative del Lazio a favore della Polverini, ora arriva l’ora di catechismo di un parterre raccogliticcio «di giusti alla bisogna» nella chiesa del Sacro Cuore in via Marsala 42 a Roma, gestita dai salesiani (Ah, don Bosco! chissà come vomita nella tomba!). Un vertice «segretissimo» cui prendono le Acli, il Movimento Cristiano Lavoratori, la Cisl, il mondo delle Cooperative, il Movimento dei Focolari, Rinnovamento dello Spirito, gli Scouts dell’Agesci, la Compagnia delle Opere, rappresentanti del Forum del Terzo Settore, Fioroni, Pd, a Pisanu, Pdl, Cesa, Buttiglione e Binetti dell’Udc, Bonanni, Cisl, e Pezzotta per vedere come fare un «nuovo partito cattolico» (guidato da Jolie Al Fano, segretario del padrone del partito degli onesti ? )«per un rinnovato e nuovo centrodestra».
Pare che la Cei di Bagnasco, tenuta all’oscuro, non ci abbia visto più dagli occhi e abbia protestato perché l’intervento di Bertone è considerato uno sconfinamento nel territorio della conferenza episcopale. Si contendono il territorio in omaggio al comando di Cristo si amano fino all’odio politico viscerale. Meno male che Gesù ha detto: «Amate come fratelli cardinali, perché tanto io sono Figlio Unico»!
Questo fatto è gravissimo. E’ una ingerenza nel regime concordatario e la firma finale sull’inesistenza dell’Italia come nazione sovrana, Se il segretario di Stato Bertone, può permettersi di riunire i politici di tutti i partiti per fare un nuovo partito cattolico, vuol dire che l’Italia è solo un apostrofo inutile tra la riva del Tevere e piazza San Pietro. Nessuno che protesta, ormai prendiamo atto di tutte le sentine che «scolano» e siamo assuefatti «al tristo fiato» da diventare immobili e indifferenti.
L’obiettivo primario di questo nuovo arrembaggio sulla democrazia e contro la Costituzione è la scissione del PD che ormai si avvicina a conclusione; di pari passo anche a destra vi sarà un’altra scissione: da una parte i pasdaran di Berlusconi, i servi nati liberi, ma diventati servi per scelta che daranno vita ad una estrema destra di stampo «comunista stalinista» e una destrina edulcorata che si farà rappresentare da Jolie Al Fano.
Sepolta ogni etica, voleranno le parole senza senso e senza corpo perché costoro parleranno di rispetto delle Istituzioni, di onestà, di legalità, di centralità del parlamento, di dignità della persona e lo faranno mentendo e sapendo di mentire, perché a loro interessa solo confondere le acque e continuare a spartirsi la torta della scuola, della sanità e della legislazione che non sarà apertamente «ad personam», ma sarà esclusivamente «ad ecclesiasticos et Vaticanum».
O Signore, guardali bene in faccia prima di scagliare i tuoi fulmini: Bertone, Pisanu, Cesa, Buttiglione, Binetti, Bonanni e Pezzotta: hanno sostenuto tutte le nefandezze di Berlusconi per 15 anni e ora vogliono riformare in nome dell’onestà e della legalità. Essi da soli sono un tripudio di abominio. Fino a quando?
Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008).