Chi poteva meritare il premio Mediterraneo se non Predrag Matvejević autore del Breviario Mediterraneo?
17-10-2011
di
Paolo Collo
Il 21 ottobre, a Cosenza, presso il Teatro Rendano, avrà luogo la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio per la Cultura Mediterranea – Fondazione Carical, importante iniziativa che intende “riconoscere i meriti di quanti contribuiscono all’approfondimento e alla conoscenza delle culture mediterranee, favorire il dialogo e la comprensione tra le diverse espressioni culturali dell’area, coinvolgere i giovani alla lettura e istituzionalizzare momenti di incontro e di confronto su tematiche di grande attualità”.
Quest’anno il premio andrà a Predrag Matvejević, scrittore e intellettuale di fama internazionale, autore del fortunatissimo Breviario Mediterraneo e del recente Pane nostro (già qui a suo tempo recensito); a Gian Luigi Beccaria, uno dei maggiori linguistici e storici della letteratura italiana, accademico della Crusca, autore di numerosi saggi per Einaudi (Il mare in un imbuto) e Garzanti (Misticanze); a Oya Baydar, scrittrice turca impegnata per la difesa dei diritti civili e sociali nel suo Paese e autrice del romanzo Ritorno a Nessun Dove; a Giordano Bruno Guerri, scrittore, giornalista e storico che ha ultimamente pubblicato il saggio Il sangue del Sud – Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio; a Francesco Cascini, premiato nella sezione Narrativa Giovani per il suo Storia di un giudice – nel Far West della ‘Ndrangheta; e a Silvio Ferrari, considerato il maggior esperto di lingue e letteratura serba, croata e bosniaca, premiato nella sezione Traduzioni.
Inoltre, nell’ambito dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il giorno 20 si terrà un dibattito sugli eventi che portarono all’annessione del Sud al Regno d’Italia, con interventi di Mario Bozzo, presidente della Fondazione Carical, Alberto De Bernardi, ordinario di Storia Contemporanea, Adriano Giannola, ordinario di Economia, Giuseppe Lupo, docente di Letteratura Contemporanea, Lucio Villari, ordinario di Storia Contemporanea. Coordinerà il giornalista e scrittore Romano Bracalini.
Un’occasione e un appuntamento importanti soprattutto in un momento così difficile e “faticoso” per la cultura e il per futuro del nostro Paese.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.