Cari giornalisti di Domani, non sopporto come parlate male della Lega…
29-04-2010
di
Fabio Busato, studente all'università di Padova, abita nel comune di Treviso
Cari giornalisti di Domani, non sopporto quando parlate della Lega e di Bossi con la superiorità di chi giudica male senza sapere cosa sta succedendo in Veneto, in Lombardia e adesso anche in Piemonte. La vostra sintonia con i giornali che una volta erano grandi e adesso sono pettegoli non intimorisce chi sta lavorando per il federalismo che cambierà la vita di chi vive nelle province dove si lavora da sempre e si sopporta la presenza di estranei che una volta chiamavamo con affetto “del tacco” perché arrivavano dalla Puglia e adesso non sappiamo come chiamarli perché arrivano da tutte le parti.
Siamo persone serie. Mio padre va in fabbrica da trent’anni e se il figlio studia all’università non vuol dire che suda solo sui libri perché nelle ore libere lavora con l’esempio dei genitori che hanno sempre lavorato senza monade per la testa. Venite a vedere chi siamo e perché i nostri genitori stanno dando fiducia a chi lavora per assicurare a tutti noi la tranquillità di una vita dignitosa nel rispetto delle leggi che altri italiani disprezzano.
A questo punto vi aspetto per farvi capire che continuare a sbagliare, per superbia o abitudine, non fa bene a voi anche se a noi non interessa perché sappiamo bene cosa fare e come farlo. Non sono iscritto alla Lega né a nessun partito perché mio padre mi ha insegnato che essere iscritto per tanti anni alla Democrazia Cristiana non è contato niente in quanto a Roma facevano le cose che volevano e noi qui a ingoiare senza avere voce in capitolo. Vi saluto con queste raccomandazioni.