La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Libri e arte » Cosa Leggere »

Non è facile ridere su Giulio Einaudi

20-05-2010

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Mutandine di chiffon di Carlo FrutteroCarlo Fruttero, Mutandine di chiffon, Mondadori

Le “mutandine di chiffon” figurano solo in copertina e in un breve ricordo a pagina 65, ma già basterebbe il titolo per levarsi il cappello di fronte a questo ultra ottantenne che non ha perso nulla del suo humour e della sua arguta e raffinata scrittura. Un libro di “memorie retribuite”, di ricordi – da sbellicarsi le pagine in cui racconta della corte di Giulio Einaudi alle prese, nel 1956, con la repressione da parte dell’Unione Sovietica della rivolta ungherese e di un fantomatico appello all’ONU -, di libri e di persone, come il suo “socio” e gemello Franco Lucentini, o Pietro Citati o Italo e Chichita Calvino o Mario Soldati o Vittorio Sereni. Pagine apparentemente casuali che riescono però a raccontare magistralmente una vita.

Nagib Mahfuz, Per le strade del Cairo, traduzione di D. Di Falco, Newton Compton

Scritto nel lontano 1946, riappare ora – seppur in una traduzione dall’inglese – questo raffinato romanzo del Premio Nobel per la Letteratura (1988) Nagib Mahfuz. E’ la storia della famiglia di Ahmad Akif che, a causa della guerra e dei bombardamenti che affliggono la città del Cairo, deve trasferirsi da un quartiere “bene” a uno più popolare e decisamente “estroverso”, un dedalo di strade con i marciapiedi affollati di bancarelle di ogni genere: orologiai, sarti, calligrafi, venditori di tè, tessitori di tappeti, mercanti di chincaglieria… Ma sarà proprio questa “full immersion” nella vita a mostrare ad Ahmad nuove prospettive da cui osservare il mondo che lo circonda, e ad aprirgli il cuore e la mente a nuove esperienze. Notevole poi la descrizione della capitale egiziana, della sua gente, dei suoi colori, delle sue atmosfere.

Paolo ColloPaolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.

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