A NEDA E AL SUONATORE DI FISARMONICA RUMENO
30-06-2009
di
Azzurra Carpo
Specchio, Specchio! Quanto sta avvenendo in Iran, rispecchia che in certi frangenti l’informazione tradizionale attraverso giornali controllati e tv monopolizzate, non funziona. Meglio, internet. Con l’aria che tira anche in Italia, prepariamoci a far politica via Internet.
Mario, aspettando la nuova farsa del G8.
R. Caro Mario, la rete funziona, lo ha dimostrato anche la campagna elettorale di Obama. E allora, specchiamoci nelle varie reti esistenti, compreso DomaniAcoiris, e in YouTube! Sulle strade di Teheran i giovani iraniani rivendicano trasparenza e democrazia; le immagini rubate con i telefonini sono un messaggio, raccolgono energie, comunicano lotta. I soccorritori che cercano di rianimare Neda, la ragazza iraniana colpita a morte da un cecchino, sono terribili ma dicono coscienza civica. Molto più agghiaccianti le immagini, riprese dalle telecamere fisse di un supermercato italiano e mostrate anche dai telegiornali RAI, di un innocente suonatore di fisarmonica, un artista rumeno, colpito dal proiettile vagante di un qualche sicario della imperante malavita (e abbandonato, non soccorso da alcuno dei presenti, se non dalla sua inerme, disperata, donna), non dicono coscienza civica. Anche questo è parte del nostro Specchio nazionale.
Specialista in cooperazione internazionale. Autrice di "Romanzo di frontiera" (Albatros, Roma 2011), magia e realtá delle donne latinoamericane alla frontiera Messico-USA; "In Amazzonia" (Milano, Feltrinelli, 2006); "La Ternura y el Poder" (Quito, Abya Yala, 2006); "Una canoa sul rio delle Amazzoni: conflitti, etnosviluppo e globalizzazione nell'Amazzonia peruviana" (Gabrielli Editore, Verona, 2002); co-autrice di "Prove di futuro" (Migrantes, Vicenza, 2010).