Alet, spazio alle adolescenti che vincono il Campiello
27-11-2009
di
Margherita Smeraldi
Giovane, colta e talmente abbiente da non occuparsi se non delle proprie passioni. Così potremmo definire la casa editrice Alet di Padova nata nel 2004. Ha guardato subito all’America con il mistero Sindona del giornalista Nick Tosches, alla Spagna con Enrique Vila Matas, ha scippato Julio Cortazar all’Einaudi, ha onorato l’America di John Steinbeck, autore di culto quasi sconosciuto ai giovani lettori, ha guardato, poco, anche all’Italia con Aldo Busi e la napoletana Antonella de Grandis.
Nel gennaio del 2010 Alet, con la direzione di Giulia Belloni, già alla padovana Meridiano Zero e dopo una lunga esperienza milanese, inaugurerà una collana “Iconoclasti”, alla scoperta di giovani scrittori.
Il debutto spetta a ” I cani vanno avanti ” dell’udinese Valentina Brunettin, nata nel 1980. Noi la conosciamo come vincitrice a soli 16 anni del premio Campiello giovani con ” L’Antibo ” edito proprio da Alet, un successivo sbandamento per la Marsilio con “Fuoco su Babilonia ” e dopo sette anni di silenzio il ritorno alla Alet con questo libro inquietante.
La cagnetta Laika nel 1957 viene lanciata nello spazio in una capsula poco più grande di un pallone da calcio, nel blu più spaventoso e freddo, ma era stato deciso che il primo essere vivente fosse un cane. I cani vanno avanti appunto…
Margherita Smeraldi, veneziana, famiglia sefardita originaria di Salonicco, il nonno è stato il più importante presidente dei cantieri di Trieste e Monfalcone e il bisnonno materno il fondatore e proprietario de "Il Gazzettino". Ha lavorato per molti anni in un'agenzia giornalistica romana per approdare, felice, tra le braccia intelligenti di Domani/Arcoiris