Daniela Santanchè sarà il nuovo volto (rifatto) del partito delle libertà? La sconvolgente notizia è di recente comparsa sui maggiori quotidiani italiani. Il cavaliere è convinto che il Pdl, da solo, non basti più per affrontare il voto, sempre più probabile, della prossima primavera. Il suo partito perde pezzi, anche sotto la scure della magistratura e di chi lascia (o minaccia di farlo) sotto l’onta di scandali, scandaletti e “trattative” con le questure italiane. È necessario correre ai ripari. “Bisogna dare alla gente – ha detto Berlusconi – un nuovo sogno. Bisogna trovare un nuovo strumento, un nuovo contenitore che affianchi e non sostituisca il partito”.
E allora, cosa fare? Il genio della comunicazione ha pensato di scoppiazzare nuovamente l’America (sperando che gli vada meglio, visti i deludenti risultati da quelle parti). Il fronte conservatore, che si oppone al presidente americano Barak Obama, ha dato vita ad un movimento di protesta contro l’eccessiva tassazione e la presenza massiccia dello Stato nella vita dei cittadini. Un movimento guidato da Sarah Palin, governatore dell’Alaska e sostenitrice dello sfidante di Obama alla Casa Bianca, John McCain. Un paio di mesi fa, Silvio Berlusconi, si è fatto preparare un dossier sui meccanismi dell’organizzazione repubblicana d’oltreoceano. Documenti che riportano dettagliatamente sia i metodi di reclutamento che i criteri organizzativi. E che descrivono temi che hanno rinvigorito la destra statunitense quando si preparava alle elezioni di mid term.
Un modello, quello dei repubblicani americani, che il presidente del consiglio italiano ritiene applicabile anche qui da noi. Voci di Palazzo Chigi sussurrano che, nel caso di elezioni politiche anticipate, Berlusconi avrebbe l’intenzione di rendere Mediaset simile alla Fox Tv americana. E chi sarà il volto del nuovo movimento di Berlusconi? Dopo lunghe consultazioni (provini?) la scelta è caduta sulla battagliera Santanchè. È probabile che la performance di Daniela alla recente puntata della trasmissione “Annozero”, con l’epiteto di “mafioso” lanciato all’onorevole de Magistris, sia stato l’elemento determinanti per la nomina. Ma probabilmente anche per ripagarla dell’aggressione subita nella stagione precedente, sempre nel programma di Santoro, quando un pericoloso eversivo, un facinoroso al soldo dei comunisti, le strappò una extension in una pausa pubblicitaria.
Il movimento, che anche qui si chiamerà “tea party”, dovrebbe avere come slogan: “meno Tasse, meno Stato, più Libertà”. Andiamo per ordine. Per quanto riguarda il primo punto: meno tasse, diciamo subito che esse sono decise dal governo e quindi dalla maggioranza politica che ha vinto. Nonostante tutte le promesse fatte in campagna elettorale, la pressione fiscale in Italia non è affatto diminuita. L’unica tassa eliminata è stata l’Ici (l’imposta comunale sugli immobili) che gravava sulla prima casa. Un provvedimento già preso dal governo di centrosinistra guidato da Romano Prodi e che però riguardava solo il 40% delle case. Berlusconi lo ha generalizzato a tutte le categorie di appartamenti, anche quelle extralusso.
Un risultato disastroso. Le casse comunali hanno subito ammanchi notevoli con notevoli ripercussioni sui servizi ai cittadini. Mentre i ricchi proprietari di appartamenti, esclusi dall’esenzione dell’Ici dal governo Prodi, hanno ricevuto l’ennesimo e cospicuo regalo. Per intenderci: la casa in quartiere popolare e la villa hollywoodiana di Arcore dello stesso Berlusconi, sono considerate allo stesso modo, grazie a Berlusconi. Meno Stato significa, innanzitutto, meno spesa pubblica. Un esempio per tutti: il centrodestra aveva promesso di eliminare le Province. La Lega di Bossi si è opposta e non se ne è fatto nulla. Più libertà. Dopo le tante leggi varate dall’esecutivo di centrodestra, dalla legge bavaglio a quella sul testamento biologico, dalla proposta di legge sul fine vita, alla legge 40, è difficile parlare ancora di “Libertà”.
Il movimento “tea party” forse darà un po’ di respiro al presidente del consiglio, terrorizzato dalla riapertura del processo Mills, in cui è indagato con l’accusa di corruzione. Prepariamoci quindi all’invasione mediatica della Santanchè. Dalla Rai a Canale 5, da Internet ai giornali, non ci sarà scampo: la Daniela dai tacchi a spillo e delle serate mondane in Sardegna imperverserà sui teleschermi.
Carmine Giordano, laurea in lettere moderne, è nato a Napoli nel 1977. Lavoratore precario, collabora col sito http://www.inmovimento.org.