La Lettera

Per Terre Sconsacrate, Attori E Buffoni

Governo denunciato

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L’ho fatto. L’avevo scritto, l’ho fatto. Stamani sono stato alla Procura della Repubblica di Firenze e ho denunciato il governo. Ho presentato due esposti recanti la “notitia criminis” concernente il favoreggiamento dello squadrismo, il primo, e varie fattispecie … continua »

Dire, fare, mangiare

E la chiamano cellulite

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L’estate ci mette a misura con il nostro corpo. La maggior parte delle donne si confronta con il problema della cellulite. Premesso che la cellulite è molto diffusa e non si può prescindere da una predisposizione personale ad averla o … continua »

Lettere »

Ha insegnato agli italiani ad essere “complici” nel malaffare anziché “leali” verso lo Stato: dopo 20 anni in pochi hanno voglia di arrendersi alla dignità, così noiosa, così faticosa. E le controfigure del Cavaliere si stanno scaldando negli spogliatoi

Francesco PARDI – Berlusconi ha vinto, dal berlusconismo non guariremo mai

22-09-2011

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Inseguito da cause giudiziarie per reati infamanti, ostaggio di ricattatori avidi e agguerriti, appeso a parlamentari comprati ma inaffidabili, incapace di arrestare la dissoluzione del centrodestra, screditato in Italia e ancora di più sul piano internazionale. Così Berlusconi appare incrinato su tutti i fronti. La sua credibilità è ridotta al lumicino. Il suo esibito ottimismo suona sempre più falso. Solo la Chiesa -osserva Barbara Spinelli- evita di dargli il colpo di grazia. Il suo saluto alla folla col sorriso stereotipato, dall’interno dell’Audi di lusso o in piedi nella cerchia della sua guardia del corpo, non inganna più nessuno: tutti sanno che ormai intorno ci sono solo le videocamere dei telegiornali. Finge e mente. Mente e finge.

Non sappiamo ancora quanto tempo ci vorrà per liberarci definitivamente di lui. Comunque vada sarà sempre troppo tardi. Perché il veleno inoculato dal grande corruttore è penetrato in profondità nelle vene del paese. E’ un veleno molto diverso da quello dispensato dal sistema dei partiti, dalla lottizzazione, dalla rete tra politica e affari, cui la società si era da gran tempo abituata. Questo c’è e funziona ancora, in profondità e in superficie: è la fisiologia del paese. Può sembrare urtante ma si può dire perfino: la fisiologia democratica del paese. Il nuovo veleno è monocratico, eterodiretto, a senso unico. Prima dell’anomalia italiana, politica e televisione erano certamente in stretto rapporto ma il vissuto collettivo si articolava in un vasto pluralismo: nonostante la TV comandata dalla DC nemmeno il cittadino più disponibile si sarebbe identificato in Moro, Fanfani, per non dire Piccoli o Forlani O Craxi.

La televisione in mano diretta al detentore del potere politico ha prodotto un effetto mostruoso ignoto nelle altre democrazie: il cittadino anonimo può infatuarsi del capo e identificarsi con lui. La realtà non conta niente. Conta lo splendore della parvenza. La rappresentanza politica, compito nobile e arduo, è sostituito dalla rappresentazione. In senso duplice. Il capo mette sempre in scena la rappresentazione di sé e, allo stesso tempo, la rappresentazione non del popolo ma del volgo. Capo e volgo riuniti nella stessa aura pubblicitaria.

L’identificazione produce complicità. Turpe comico del peggior varietà, il capo ghigna e ammicca, certo della complicità del volgo: dice e fa ciò che vorrebbero fare tutti. Lo fa per loro, impediti dai loro impacci. Lui ne è privo e se la legge li appronta anche per lui, allora scioglie la legge. La complicità col capo è assai più oscura e pericolosa della cantatina grottesca (meno male che Silvio c’è). Incrina la legittimità stessa, mina i fondamenti costituzionali, trasforma la conflittualità intrinseca e pluralistica della società in un indistinto codazzo di adoratori (e adoratrici).

Stiamo per liberarci dell’anomalia italiana. Ma alla cura delle macerie sociali, economiche e istituzionali che ci lascia, dovremo aggiungere la capacità clinica di curare il suo lascito forse più insidioso: la malattia psicologica annidata nelle vene del volgo.

Francesco "Pancho" PardiFrancesco Pardi detto “Pancho”, filosofo, saggista, professore di urbanistica, senatore dell’Italia dei Valori. Nel 2002 assieme a Paul Ginsborg e Ornella de Zordo è stato fra i promotori della prima manifestazione italiana per la libertà dell’informazione e libertà delle giustizia, “Girotondi” che si sono allargati in ogni piazza del paese. È tra i promotori di Laboratorio per la Democrazia e Libera Cittadinanza. Nel 2008 ha promosso la manifestazione nazionale contro le Leggi Canaglia, Cat Day, piazza Navona, a Roma.
 

Commenti

  1. Sandro Candreva

    Vent’anni fa Jean Baudrillard preconizzò lo scenario attuale, che tu descrivi, e che noi tutti -purtroppo- viviamo.
    La “MALATTIA PSICOLOGICA” -della cui inoculazione epidemica l’Italia fa da vanguardia attiva- temo che abbia una sola cura -come Storia ricorda-….
    Nessuno vuole augurarsi il doloroso sfascio dei legami sociali che consegue ad ogni “fascio”. D’altronde se qualcuno conoscesse una CURA senza dolore…si facesse avanti! Io sarò con lui.

  2. Antipdl

    Da uno come lui cosa ci si puo’ aspettare ?????

  3. renzo ardemagni

    Come dice Lorenzetti la sinistra non ha saputo dire al paese……………..,ma non ha nemmeno fatto seriamente l’opposizione e cioe’ andare sui muri,nelle piazze,col porta a porta a spiegare concretamente le nefandezze che il duo B & B stavano portando avanti.
    La lega e’ convinta che i leghisti siano minchioni per cui dice che RAI 2 arrivera’ a Milano,che al Nord arriveranno i ministeri e cosi’ via.
    Dice che avremo +sicurezza,-immigrati,-tasse e cosi’ via.
    Tutte balle che la sinistra doveva comunicarle agli elettori e che invece non ha fatto.

  4. TIZIANA FERRANTI

    Guariremo, guariremo … sono sicura che al nostro interno siamo stati capaci produrre un’antidoto al veleno. Ho fiducia nel popolo ITALIANO !!

  5. Non è bene disperare e non è neanche il compito di un politico di opposizione ,il suo dovere è costruire un alternativa fatta di strategia e valori ,rimettendo al centro l’intelligenza ,la cultura e un nuovo progetto di societa’,,,vedo troppa superficialita’ e molto frazionamento nella protesta e nei progetti.Troppe sigle troppi leaderini,,,e poca capacita’ di autorganizzazione ,,,perche’ probabilmente è ora che contiamo su questo ,su noi stessi e sulla ns capacita’ di comunicare .I mezzi ci sono. saluti.

  6. Laura Lauria

    Perchè Italia dei Valori ha in sè “LEGALITA’ TRASPARENZA EFFICIENZA”….laura

  7. Ale

    Ovvio che ha vinto in partenza. E’ come un giocatore di tennis che gioca contro il campo vuoto. L’opposizione politica (e popolare) non esiste, semmai possiamo chiamarla “supposizione”) … si salvi chi puòòòòòòò

  8. Riccardo Lorenzi

    Caro Pancho, lo sconforto è comprensibile. Faccio notare però che da 20 anni di Fascismo e relativo lavaggio del cervello, di Nazismo (dall’8 settembre 43 quello regnava) con la popolazione ridotta alla fame disperata, con un paese completamente distrutto si riuscì a uscire. Perchè non dovremmo uscire dal Berlusconismo? Semmai non vedo politici all’altezza della situazione. E’ il protagonismo di alcuni che isolano, segregano, spezzettano che uccide la rinascita. Nel CLN c’erano tutti: monarchici, repubblicani, cattolici, comunisti….eppure l’obiettivo era comune.

  9. Enzo Grancio

    Caro Pancho mio punto di riferimento, purtroppo anche se avremo la fortuna di eliminare LUI sar’ difficile eliminare o meglio limare i danni che ha combinato in testa a tanti italiani. Poiche’ sono ben 17 anni che lo subiamo e l’educazione che ha dato con le sue televisioni è da rabbrividire.
    Ciao prof. sei grande.
    Enzo

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