Bersani mi ha commosso quando ha detto “Riporteremo l’Italia dove deve stare”, fuori dal buco nero dei berluscones e di chi vuol morire democristiano
07-11-2011
di
Alfonso Simoncelli, impiegato, Pistoia
Ero andato a Roma quasi per dovere di solidarietà ma anche con la speranza che tanta gente con tante bandiere facesse capire ai cortigiani di Berlusconi che la situazione drammatica imponeva di uscire dal buco nero dei loro affari. Non mi facevo illusioni sul discorso di Bersani e invece sbagliavo. Bersani si è sempre fatto capire senza astrazioni. Forse easagerando col suo umorismo di campagna il quale ha però il merito di indicare subito dov’è il problema. Una volta in Tv ha risposto a chi chiedeva se aveva pronta la ricetta per tirarci fuori dalla crisi: “Abbiamo tanti progetti, certo non sarà facile rimettere la maionese nel tubetto”. Parole da oppositore spiritoso ma che adesso non bastano più. Avevo paura di sentirgliele ripetere. Invece no. È stato chiaro, preciso e ci ha chiesto di condividere la responsabilità non solo del partito ma di tutti gli uomini di buona volontà disposti ad uscire dal tunnel dove siamo finiti. “Riporteremo l’Italia dove deve stare”. “Le grandi ricchezze devono pagare”. “Accordo di legislatura…”, insomma un Bersani che squadernava ipotesi da condividere oppure da bruciare con il solito applauso e poi basta. Dovevamo scegliere ed io ho scelto ed hanno scelto tutti quelli che applaudivano attorno a me, assieme a me. “Il Pd non farà la ruota di scorta di nessuno. Il Pd non farà la stampella di un governo ribaltonista”. Il suo patto di legislatura garantisce qualcosa di più della cacciata di Berlusconi e dei suoi affaristi; propone il progetto Italia per gli anni che ci aspettano. Se Obama si rivolge ai giovani dicendo che senza di loro non potrà tornare alla Casa Bianca, un Bersani operaio ci impegna a sorvegliare ogni passo futuro per andare avanti tutti assieme. Mi accompagnava un nipote che studia architettura e non si interessa di politica. L’ho visto sorridere contento: credeva alle parole di Bersani alle quali io stavo dando fiducia. Ed allora ho capito che qualcosa stava davvero per cambiare. Illusione di chi spera sempre per l’ottimismo che non mi ha mai mollato? Forse. Ma è la prima volta che mi sento così dopo anni di quasi indifferenza. Volevo solo dirlo a tutti i lettori di Domani.