Caro conduttore di Prima Pagina (Radio 3), la Fiom ha perso perché Cisl e Uil sono sempre al servizio del padronato Fiat
28-04-2011
di
Pietro Ancona
Dalle sue prime battute vedo che parteciperà all’assedio della Fiom come tanti giornalisti “embedded”, a cominciare dai signori del Sole 24 Ore che lei ha citato. Il grande storico Castronovo – come lei lo definisce – fa derivare le sconfitte della Fiom dal fatto che perde sempre con la Fiat. La Fiat che vende i gioielli della industria automobilistica italiana per comprare azioni della Chrysler e si accinge a chiudere le nostre fabbriche dopo aver fagogitato ed omologato ai suoi livelli miserrimi la grande Alfa Romeo e la Lancia. La Fiat che certamente non possiamo definire pensosa degli interessi dell’Italia e che si permette di fare cose che solo in un paese di servi sono possibili.
Se la Fiom ha perso contro la Fiat è perchè c’è in Italia una situazione sindacale abnorme, con Cisl e Uil sempre al servizio del padronato e contro i lavoratori. La causa intentata dalla Fiom vi farà diventare pazzi e dovrete ricorrere ad un colpo di forza politico legislativo per ovviarne le gravi conseguenze. I lavoratori Fiom saranno meglio pagati e più tutelati dei lavoratori della Cisl e della Uil firmatarie di contratti meno rispettosi delle loro esigenze. Si aprirà una bella contraddizione e dovrete consolare Bonanni.
Ultima cosa: siete come tori che caricano sempre a testa bassa. Oggi, un uomo di cultura degno di questo nome, un giornalista già pensionato, dovrebbe rendersi conto che non c’è da assediare la Fiom ma la Marcegaglia e Marchionne. Per il bene dell’Italia.
Già membro dell'Esecutivo della CGIL e del CNEL, Pietro Ancona, sindacalista, ha partecipato alle lotte per il diritto ad assistenza a pensione di vecchi contadini senza risorse, in quanto vittime del caporalato e del lavoro nero. Segretario della CGIL di Agrigento, fu chiamato da Pio La Torre alla segreteria siciliana. Ha collaborato con Fernando Santi, ultimo grande sindacalista socialista. Restituì la tessera del PSI appena Craxi ne divenne segretario.