Caro Domani, altro che puritanesimo dei moralisti radicali, siamo travolti da un IO illegale
14-02-2011
di
Paolo Tranchina, psicologo analista, direttore di Fogli di Informazione, Firenze
Nel nostro paese si sta diffondendo un a forma pericolosa di “io illegale” che stravolge diritti e doveri, responsabilità e atteggiamenti morali. Sembra che il potere renda lecita qualsiasi azione, al di sopra della legge, dell’etica, della dignità delle persone, godendo della più assoluta impunità. Solo la dipendenza dai potenti, allora, sembra garantire il successo, cosa che offende non solo le donne, ma ogni principio di libertà e democrazia. L’immoralità diffusa sembra fatto accettato, quotidiano, spacciato per bene comune se non addirittura per necessità inderogabile legata all’arbitrarietà della magistratura. Le cose sono peggiorate notevolmentre negli ultimi tempi. Basti ricordare l’entrata a gamba tesa del Presidente del Consiglio nella trasmissone di Gad Lerner, come pure l’ipotesi di una manifestazione di piazza contro i magistrati, evidentemente ritirata per la sua inammissibile faziosità, ma immediatamente rimpiazzata con la ridicola ipotesi di un golpe delle toghe rosse. In questa drammatica situazione Giuliano Ferrara si permette di parlare di puritanesimo dilagante. Ma allora tutta l’opposizione è puritana da Fini a Bersani, da Vendola a Di Pietro, puritano è il Presidente della Repubblica e puritana è tutta la Chiesa, forse un pò persino la Marcegnaglia. Ma cosa è il contrario del puritanesimo? La sfrenatezza, la prostituzione, l’arbitrio, l’orgia? Paradossalmente credo che sia così difficile abattere Berlusconi, non solo per il suo enorme potere, estese capacità politche, ma perchè di fatto rappresenta la linea psicologica arretrata del maschilismo italiano. L’invidia, allora può essere un collante più forte di ogni ideale, perchè si annida non solo in modo manifesto, ma anche inconsciamente in ognuno di noi. Chissà forse sarà anche vero che Berlusconi è un povero peccatore, ma sono i suoi peccati a essere incommensurabilmente diversi.