Caro Domani, B. non è i suoi cittadini
14-11-2011
di
Paolo Tranchina, psicologo analista, direttore di Fogli di Informazione, Firenze
Caro Domani, Bruno Vespa ha fatto vedere, nella sua trasmissione, qualche inquadratura di Benigni al parlamento europeo di Bruxelles durante le quali garbatamente scherzava con Berlusconi. Lo ha preceduto Santoro: col discorso di Benigni ha aperto la sua fortuunatissima trasmissione… Apriti cielo! Il ministro Gelmini, con un fare da maestrina offesa si è lanciata in un attacco ridicolo quanto inopportuno contro il comico, dicendo che dato il periodo che sta attraversando il nostro paese, criticare Berlusconi significa attaccare l’Italia, metterla in cattiva luce all’estero.
Ma scherziamo?
Berlusconi non è l’Italia, per fortuna. È un leader che rappresenta una parte precisa del paese con i suoi precisi interessi, ideologie, valori, limiti.
Dimenticarlo significa prendere lucciole per lanterne. Il risentimento della Gelmini infatti, più che una difesa politica sembra alludere a una violazione della sacralità di un dio e, come si sa, le divinità abbagliano.