Se 5mila cittadini pacifici "abbracciassero" il Parlamento, Berlusconi e i berluscones verrebbero travolti dalla ragione. I tatticismi della politica politicante finora non sono serviti a niente
Caro Domani, Asor Rosa ha ragione
25-04-2011
di
Vanni Pancaldi, tra i fondatori di BolognAttiva
Concordo con Asor Rosa nella analisi, è stato varcato il Rubicone della normale dialettica democratica, ma non nella irreale e improponibile conclusione golpista di carabinieri e polizia. Credo però che una iniziativa nominata “Stringiamoci a coorte!” sarebbe una praticabile via di mezzo rispetto ad una altrettanto irrealizzabile e spontanea rivolta dal basso.
Una legione di 5 mila pacifici cittadini della parte “sana” organizzati in 10 coorti da 500 persone che ordinatamente e geometricamente stringa in un abbraccio (e in una morsa) per almeno 20 giorni il Parlamento a difesa della Costituzione. E’ gestibile da una trentina di persone circa col supporto del web, non richiede masse oceaniche (col ricambio totale ogni giorno della legione si coinvolgerebbero max 100mila persone). Basterebbe sospendere per quei 20 giorni tutte quelle continue e innumerevoli attività in cui la sinistra è giornalmente impegnata e “diluita”.
Sono consapevole che darsi un obiettivo primario anche per solo un breve periodo e muoversi ordinatamente all’interno di una “coorte” siano sogni quasi irrealizzabili nella diaspora anarcoide della sinistra. Ma oggi abbiamo tutti un imperativo categorico, se vogliamo continuare a definirci sinistra: togliere l’occupazione economica del parlamento da parte di un plutocrate che ne compra i membri.
Un conclamato attentato alla costituzione, anche se, vivendolo giorno per giorno, non ce ne accorgiamo compiutamente. Non mi risulta esista una legge che vieta “l’acquisto” dei parlamentari. Esiste l’art. 54 sulla “disciplina ed onore” ma chi lo fa rispettare? E se lo facesse un petroliere saudita? Non avremmo la copertura morale ad una iniziativa come quella sopra? Cosa cambia se a farlo è mister B?
Naturalmente l’efficacia di una simile iniziativa risiede proprio nella continuità e nella ordinata compattezza e disciplina. Chi deve capire capirebbe immediatamente senza alcuna violenza gratuita e disarticolata, senza vaneggiamenti tanto balbettanti quanto impotenti delle opposizioni attuali, che il livello dello scontro è arrivato al livello di guardia. Che oltre che la forza della ragione saremmo in grado di esercitare compostamente anche la ragione della forza. Esiste il soggetto politico, un rinnovato e determinato popolo viola che sappia organizzare questo?
Saremo in grado di superare il vaniloquente chiacchericcio filosofico e le migliaia di giorni di analisi e di riunioni e di documenti che fanno parte oramai dell’incapacità strategica endemica di una sinistra disarticolata e individualizzata? Ne saremo mai capaci prima che sia troppo tardi?
Vanni Pancaldi, ex assessore alle attività produttive nel Comune di Calderara di Reno (Bologna), è tra i fondatori dell'associazione BolognAttiva (http://www.bolognattiva.it)