Caro Domani, e buttare via questa economia insieme all’acqua? A questo punto meglio il default, cioè il fallimento si sarebbe detto una volta
31-10-2011
di
Goffredo Paternostro, impiegato, Venezia
C’è ben da capirli, gli indignati che manifestano pacificamente. Non se ne può più e a brutta notizia si aggiunge brutta notizia. Ora l’ultimatum all’Italia e alla Grecia da Francia e Germania: o entro venerdì ci dite cosa avete intenzione di fare su debito o crescita o sarà peggio per voi. Ora attendiamo il peggio per voi, dato che pare che Mario Draghi e qualche inquilino di Bruxelles abbia poco apprezzato le 14 pagine italiane.
Intanto pare che Berlusconi rida e litighi e rida. E allora mi domando a questo punto se non sia meglio dichiarare bancarotta. C’è una leva di opinionisti ed economisti, come la brava Loretta Napoleoni, che scrivono di “default controllato” e uscita dall’euro per ricominciare con una moneta nazionale dando fiato all’economia. Li sto leggendo sempre più spesso e mi domando: in mancanza di alternative (finora abbiamo visto solo le pagliacciate) non sarebbe il caso di iniziare almeno a valutare questa opzione? Nessuno finora l’ha affrontata in modo che arrivi a tutti.
Io parto solo da una constatazione, personalissima ma che sento condivisa da tante parti a me vicine: avanti così non si può andare, debiti ed economica ci stanno uccidendo umanamente.