Caro Domani, i cattivi maestri della violenza stanno in Parlamento
20-12-2010
di
Marco Lombardi
Su una cosa i nostri politici hanno indubbiamente ragione: la violenza va sempre condannata. Allora, limitandosi alle ultime ventiquattro ore, le aule del nostro Parlamento sono state ring per: la tentata aggressione di Alessandra Mussolini verso Piero Fassino, con barbara calata della deputata PdL da una sponda all’altra di Montecitorio; un paio di risse tra colombe e falchi di FLI e fra questi e i colleghi della Lega Nord, contenute a fatica da commessi che, vista l’aria che tira, sarebbe opportuno selezionare con prove di forza fisica di spartana memoria; una scazzottata in Commissione Affari Costituzionali un senatore del PD e uno del PdL, con epilogo in infermeria (ma non svelo il vincitore). Ebbene, fanno più rumore le baruffe tra strapagati personaggi con pensione d’oro maturata in tre anni di saltuario lavoro, o gli scontri di piazza compiuti da giovani e non senza un reddito, né un presente stabile (per non parlare del futuro)?
Marco Lombardi, nato nel 1977, laurea in Scienze Politiche conseguita alla Cesare Alfieri di Firenze, vive da sempre nella cintura del capoluogo toscano, dove attualmente si occupa di politiche sanitarie. Ha lavorato nel settore delle politiche sociali, seguendo progettazioni in materia di politiche giovanili, adolescenza, sport, immigrazione e cooperazione internazionale.