Caro Domani, il “nient” al testamento biologico ci trasforma un po’ di più in polli da batteria
22-11-2010
di
Claudia Trovati, analista di laboratorio, Viterbo
Eh no, caro Domani. La circolare firmata dai ministri di salute, welfare, e interni ai sindaci che senso ha? Il testamento biologico non ha più alcun valore (come se prima avesse contato chissà che cosa, andrebbe aggiunto). Il Vaticano invita i primi cittadini a occuparsi di altro (come gli appalti pubblici dati per diritto dinastico alle stesse aziende?). E noi cittadini che dovremmo fare? Non possiamo più decidere della nostra vita tra precariato e povertà in aumento. Ora, in caso di malattia pesantemente invalidante o terminale, dovremmo attendere una morte tutt’altro che dignitosa portando in un inferno anche i nostri congiunti. Perché non abbiamo diritto di decidere nulla. Mi sento sempre più un gallina da batteria: a produrre (prima) e consumare (dopo e consumare solo ciò che viene imposto) per crepare alla fine (sempre nel modo in cui viene imposto).