Si scriveva a Parigi, si stampava a Zurigo: "Questo scandalo deve finire". Lo scandalo é avvicinare un truffatore ai padri del socialismo: appello firmato da Giuseppe Tamburrano, Luigi Covatta, Emanuele Macaluso, Gennaro Acquaviva
Caro Domani, l’Avanti! non é la farsa dell’Italia di B. Il direttore Lavitola é latitante come Nenni negli anni del fascismo. Con una piccola differenza
12-09-2011
di
Andrea Ermano, direttore de "L'Avvenire dei Lavoratori"
Antonio Ghirelli, Ugo Intini, Giovanni Pieraccini e Roberto Villetti – in diverse epoche direttori dell’Avanti! – hanno lanciato un appello, che qui riportiamo.
In questi giorni l’Avanti! è tornato all’onore delle cronache. Non sempre, però, l’onore delle cronache corrisponde all’onore di una testata. Non in questo caso, dato il contesto ambiguo in cui di essa si è parlato.
La testata Avanti! è indissolubilmente legata, nella buona e nella cattiva sorte, alla storia del partito socialista. Perfino Benito Mussolini, uno dei suoi direttori più popolari, quando si trovò in dissenso con la linea del partito sentì il dovere di fondare un altro giornale.
Alla storia del partito socialista, e della sua cattiva sorte, è legata anche la grottesca vicenda per cui oggi, accanto ad un settimanale che si chiama Avanti! della domenica e che è l’organo ufficiale del Partito socialista italiano, viene contemporaneamente pubblicato un quotidiano che si chiama “L’Avanti!”, diretto da Valter Lavitola, entrambi con la stessa grafica adottata dal giornale socialista fin dal 1896.
Noi non sappiamo perchè coloro che hanno l’obbligo di tutelare un’antica e gloriosa testata non lo abbiano finora fatto, né ci interessano i cavilli che eventualmente giustificano questa incredibile inerzia.
Sappiamo però che questo scandalo deve finire, e ci rivolgiamo a tutti coloro che ne hanno titolo perchè operino a questo fine, impegnandoci da parte nostra ad assumere in ogni sede tutte le iniziative al riguardo.
Pietro Nenni (1891-1980) al Cooperativo nel 1967 - foto di Sonya Robbiani
Hanno tra gli altri aderito all’appello: il presidente della Fondazione “Pietro Nenni”, Giuseppe Tamburrano; il direttore di “mondoperaio”, Luigi Covatta; il direttore de “Le ragioni del socialismo”, Emanuele Macaluso; il presidente della “Fondazione socialismo” Gennaro Acquaviva; il presidente della Fondazione “Giuseppe Di Vagno” Gianvito Mastroleo.
Andrea Ermano, nato a Tolmezzo (UD), abita e lavora a Zurigo. È direttore de "L'Avvenire dei Lavoratori", la più antica testata della sinistra italiana, fondata nel 1897. Nel corso di oltre un secolo di storia il giornale si è giovato della collaborazione di molti celebri esponenti del socialismo italiano: Matteotti, Turati, Serrati, Colorni, Saragat, Pertini, Nenni, Balabanoff, Silone. Attualmente il giornale è pubblicato sotto forma telematica come newsletter gratuita e attraverso una collana di saggi denominata "Quaderni trimestrali". È consulente delle case editrici Laterza di Roma e Suhrkamp di Francoforte.