Caro Domani, mentre Di Pietro amoreggia con B. noi chiediamo a De Magistris, Flores D’Arcais, Fo, Pisapia e Veltri di impegnarsi per un’alternativa politica seria
30-06-2011
di
Domenico Morace, Luigi Villani, Gianlorenzo Spisso, Sara Coccolini, Nicola Atzeni e altri 30 cittadini
Con l’intervista rilasciata lo scorso 24 giugno al “Corriere della sera”, Antonio Di Pietro ha sancito una nuova linea politica rivendicando, tra l’altro, le origini democristiane. Questo ennesimo “salto mortale avvitato e carpiato” del padrone dell’IdV ha coronato una 2 giorni che ha visto l’ex magistrato impegnato su più fronti, dall’attacco al PD, all’amichevole colloquio con Berlusconi, alla partecipazione al coro di “quanto è inutile l’inchiesta sulla P4”.
Il tutto dopo essersi presentato come paladino della sinistra radicale, dal nucleare all’anti, dall’appoggio alle missioni NATO al ritiro immediato di tutti i contigenti italiani da tutti i teatri. Da tempo numerosissimi cittadini hanno lasciato le fila dell’IdV, finto partito, proprietà personale di Di Pietro e dei suoi familiari, negazione di ogni forma di democrazia e di buon senso.
Il degrado del partito è stato accompagnato da una netta decrescita elettorale che appare irreversibile in tutte le aree del Paese. Per noi è indispensabile che gli orfani di un partito che doveva essere e non è stato una barriera all’illegalità, un motore di rinnovamento, una casa trasparente, non rimangano senza un punto di riferimento.
Da cittadini innamorati della politica e desiderosi di un Paese diverso, dove il merito conti più dell’appartenenza, chiediamo a tutti voi – partendo da Luigi De Magistris, Paolo Flores D’Arcais, Dario Fo, Giuliano Pisapia ed Elio Veltri – di fare un sforzo comune per dar modo a tanti cittadini di partecipare alla nascita di un nuovo soggetto politico dove gli organismi vengano eletti dalla base, dove gli organismi di garanzia siano tali e non emanazioni dall’alto. Una Casa comune per contribuire a cambiare l’Italia e far crescere gli italiani.