Caro Domani, sono fuggita in Bangladesh perché questa Italia razzista non vuole aiutare i migranti
15-07-2010
di
Livia Bellina
Mi chiamo Livia Bellina. La mia storia si trova su Google, il mio sito è http://www.mobilediagnosis.net. Ero medico a Lampedusa e ho presentato con Eduardo Missoni – che ha creduto in me e mi ha permesso di fare tutto quello che sto facendo – un lavoro sul diritto alla salute negato a Lampedusa ai migranti. Hanno eliminato quasi tutti i medici pubblici dal poliambulatorio di Lampedusa tagliando, con la scusa del risparmio, quasi tutte le specialità di quello che era il “modello Lampedusa”, preso ad esempio dalla Comunità Europea. Tutti conniventi: hanno fatto affari con il dottor Manenti, associato al progetto (e protagonista del dvd “La mafia è bianca”) con gente di spicco della cooperazione (Manenti è indagato per mafia). Un noto cooperante mandato dall’alto per sostenere che Lampedusa non aveva migranti, non aveva malaria, insomma era un paradiso grazie al ministro Maroni… Mandato a sciacquare i panni sporchi in casa, cosi non hanno testimoni. Hanno comprato tutti. Io ho sbandierato la cosa in tutti i convegni sui migranti, ho chiesto aiuto per quello che succedeva ai migranti e ho detto: “siete complici”.
Adesso sono in Bangladesh, dove sto impiantando la mia telemedicina lowcost nei rural per Muhammad Yunus (inventore del Microcredito, ndr). Infatti è più facile lavorare, almeno per me, con un Nobel che in Sicilia e mi vergogno di essere italiana.
Il bello è che i fondi eurpopei per i rifugiati continuano a scorrere nelle stesse tasche: serviranno per pagare i “respingimenti accompagnati” o le casse da morto?