Biografico – Abitare il sogno di Franco Vassia, Stampa Alternativa, euro 25,00
A metà strada tra romanzo e biografia, il libro racconta la vita di Pippo Pollina, musicista e cantautore siciliano impegnato. La sua è una storia di coraggio civile, di denuncia della mafia iniziata con la collaborazione alla testata “I Siciliani” di Giuseppe Fava, assassinato nel 1984 (così come sono stati uccisi i vari Peppino Impastato, Boris Giuliano, Terranova, Mancuso, Mattarella, Pio La Torre…) In seguito a ciò Pollina è costretto ad auto-esiliarsi in Svizzera e Germania, dove riscuote un grande successo. Ora è tornato in Italia a riproporre le sue musiche e i suoi testi – sulla strage di Ustica o sull’omicidio Impastato – come “un novello Don Chisciotte armato di chitarra”. Con una Nota di Franco Battiato e una Prefazione di Gian Carlo Caselli che scrive: “Per un certo potere e per una certa cultura il vero peccato non è il male, ma raccontare il male”.
Poesia – Libro del freddo di Antonio Gamoneda a cura di V. Nardoni, Città Nuova, euro 14,00
Per gli amanti della poesia un imperdibile volumetto di questo poco noto – in Italia – poeta spagnolo. Nato a Oviedo nel 1931, sostanzialmente autodidatta, fortemente antifranchista, si fa conoscere nel 1977 con “Descripción de la mentira” (Descrizione della menzogna), ma sarà con questo “Libro del frío”, del 1992, che Gamoneda darà il meglio di sé. Una poesia asciutta, essenziale, ma profondamente simbolica e coinvolgente: “Arde il mio volto tra le mani dello scultore cieco. / Nella purezza dei cortili immobili lui pensa dolcemente ai suicidi; sta creando la vecchiaia: / ieri e oggi sono ormai un solo giorno nel mio cuore.” Un viaggio poetico attraverso i paesaggi della coscienza avviata all’incontro con la vecchiaia, come ha sottolineato l’ottimo curatore.
Epistolario (da evitare) – Il labirinto femminile di Alfonso Luigi Marra, edizioni Omogeneitas, euro 14,00
“Curiosity killed the cat”, si dice. E in questo caso il gatto sono io che, spinto, appunto, dalla curiosità, ho provato a leggere il libro grottescamente pubblicizzato in tv dai due noti intellettuali Manuela Arcuri e Lele Mora. Ebbene, non è facile descrivere l’opera scritta dall’avvocato Marra – dal 1994 al 1999 deputato al Parlamento europeo nelle file di Forza Italia. Centinaia di pagine di sms – in un improbabile italiano – tra la giovane avvocatessa Luisa e il più maturo avvocato Paolo che fanno diventare Moccia il Thomas Mann della letteratura italiana. E, come se non bastasse, il volumone è “arricchito” da una cinquantina di pagine di “chiavi di lettura” per chi non avesse ben capito le trecento precedenti e da una seconda sezione “filosofica” su, ad esempio, “La non dialogicità sessuale e la non orgasmicità femminile quali effetti delle politiche del potere economico per inibire il confronto”… e altre amenità del genere. È sufficiente?
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.