Nata nel 1998, la casa editrice Edilazio è specializzata in pubblicazioni di carattere storico, artistico, culturale riguardanti Roma e il Lazio. Nel 2008 è stato inaugurato il settore letterario (EdiLet-Edilazio Letteraria), che si propone al pubblico con il suo impegno rigoroso a sostegno del valore culturale e ha all’attivo 11 collane (dalla narrativa alla poesia, dal teatro alla saggistica, dalle fiabe ai testi classici). Tra gli autori, Giorgio Barberi Squarotti, Mario Luzi, Roberto Piumini, Mario Sanfilippo, Mario Verdone.
Da poco è nata Rumori, collana di testi di inchiesta e di attualità diretta da Maria Laura Gargiulo, sguardo vigile e orecchio attento verso i rumori di una realtà disarmata che invoca il proprio testimone. Osservazione partecipe dei fatti quotidiani, atto conoscitivo essenziale e necessario, tentativo di chiarire le vicissitudini umane sociali, politiche, economiche nelle quali, volendo o non volendo, siamo coinvolti tutti. La collana è stata inaugurata con il libro curato da Gianni Tarquini: La guerra dell’acqua e del petrolio.
Il mondo in cui viviamo è una realtà dinamica in continuo movimento. Una delle funzioni della scrittura è quella di provare a seguire e a rappresentare questo mutamento, di promuovere una incessante e stimolante relazione con la realtà. Come i bambini che con la matita tracciano in un cerchio l’universo che conosciamo, così lo scrittore cerca di tracciare percorsi noti e ignoti, sempre spingendosi oltre il noto e sempre tornando indietro, per scoprire e riscoprire, con sguardo vigile e orecchio attento, i rumori di una realtà disarmata che invoca il proprio testimone.
Rumori vuole essere osservazione partecipe dei fatti quotidiani, atto conoscitivo essenziale e necessario, tentativo di chiarire le vicissitudini umane sociali, politiche, economiche nelle quali, volendo o non volendo, siamo coinvolti tutti.
È nelle pieghe del vissuto umano che si celano e suppurano le ferite della società e proliferano le contraddizioni di un sistema politico sociale ed economico iniquo. Ecco allora lo strepito vitale, il fragore incalzante della parola scritta, che speriamo possa echeggiare lontano, persino tra le anime più sorde.
Emancipate yourselves from mental slavery, none but ourselves can free our minds
(Bob Marley,da Redemption song)