I Nomadi sono un gruppo musicale rock Italiano fondato nel 1963 dal tastierista Beppe Carletti, dal cantante Augusto Daolio e dal batterista Leonard Manfredini.
Foto: www.ondarock.it
La band, tuttora fortissima sulla scena musicale, ha pubblicato un totale di 56 album tra dischi in studio, dal vivo e raccolte varie lungo il corso dei suoi magnifici 46 anni di storia, divenendo una delle principali realtà della musica italiana.
Fino dal loro esordio sulla scena i Nomadi vogliono trasmettere un impatto di denuncia e impegno sociale, in certi versi anche delicato e mai troppo politicizzato, ma sicuramente di effetto. Questo messaggio è trasportato in giro per l’Italia ancora oggi, infatti, i Nomadi sono sempre in viaggio, in un tour continuo che dura da sempre, dalla loro nascita, per questo sono veramente nomadi. Contano in media 130 concerti l’anno, ma negli anni ottanta sono riusciti a raggiungere la cifra di 220 concerti in un anno, pochi o forse nessuna band nazionale ha eguagliato tale primato.
Il sound dei Nomadi è unico nel suo genere, semplice ed efficace, anche se alcuni arrangiamenti dei vecchi dischi tendono ad essere un po’ ovattati, come si usava negli anni sessanta. Una caratteristica dei loro concerti sono i messaggi, gli striscioni e i regali mandati dal pubblico sul palco e letti tra una canzone e l’altra, con un continuo scambio tra “popolo nomade” e il gruppo stesso. Sempre segno di questo rapporto sono i cori che in taluni casi possono esser ripresi durante il live per svariate volte. I Nomadi sono senza ombra di dubbio una tra le band più amate dagli Italiani.
Nomadi esordiscono in uno dei periodi più fervidi del panorama musicale italiano, gli anni sessanta; in quegli anni nascevano e scomparivano decine di gruppi, accomunati dall’atmosfera del dopo-boom che scopriva un’Italia arricchita economicamente, ma allo stesso tempo impoverita socialmente, nella quale i giovani iniziavano a sentirsi strozzati da un sociale ancora intriso di convenzioni antiquate.
La prima formazione ufficiale del gruppo è composta da Augusto Daolio (voce), Beppe Carletti (tastiere), Franco Midili (chitarra), Leonardo Manfredini (batteria), Gualberto Gelmini (sax), Antonio Campari (basso).
Sempre nel 1963 i Nomadi furono scritturati dal Frankfurt Bar di Riccione. Dopo poche esibizioni Franco Midili dovette lasciare il gruppo per adempiere al servizio di leva, seguito poi nel 1964 da Manfredini che lasciò la band a causa della scomparsa dei genitori.
Nel 1965 i Nomadi pubblicano il loro primo 45 giri, contenente le canzoni Donna, la prima donna (cover dell’omonimo brano di Dion & The Belmonts, con testo di Mogol) e Giorni tristi (composta dai Nomadi, ma firmata Mozzarini – Verona). La distribuzione del disco viene effettuata a singhiozzo e limitatamente al solo nord Italia; il disco vende pochissime copie, ma ciò non impedisce al complesso di entrare nuovamente in sala d’incisione.
Nel 1966 il gruppo riscuote il suo primo successo con la traccia Come potete giudicar, cover di The Revolution Kind di Sonny Bono e Cher, inno al beat, narrante di capelloni e benpensanti. Sulla scia di questo successo, Odoardo “Dodo” Veroli, produttore della band, affida il gruppo ad un giovane ed ancora sconosciuto autore, Francesco Guccini, che avrebbe regalato al gruppo alcuni dei maggiori successi della loro lunghissima carriera come Noi non ci saremo, Dio è morto, Per fare un uomo e Canzone per un’amica. Dalla collaborazione con questo autore nasce sempre in quello stesso anno il 45 giri Noi non ci saremo/Un riparo per noi. Mogol presentò un giorno ai Nomadi un giovane Lucio Battisti, chiedendo loro di incidere la canzone Non è Francesca, ma essi avevano già deciso di rendersi interpreti di Guccini e non se ne fece nulla.
Frutto della collaborazione con Guccini è anche il primo LP del gruppo, pubblicato nel 1967 con titolo Per quando noi non ci saremo. All’interno del disco è la traccia Dio è morto quella che più desta scalpore. Subito censurato dalla RAI per i suoi contenuti, il brano è tranquillamente trasmesso da Radio Vaticana che ne capisce il senso e ne autorizza la riproduzione. Nello stesso anno esce anche il 45 giri Un figlio dei fiori non pensa al domani versione italiana del pezzo “Death of a clown” di Dave Davies (Kinks).
Nel 1969 Bila Coppellini abbandona il gruppo per dedicarsi alla fotografia e viene sostituito da Paolo Lancellotti. L’anno seguente (1970) anche Gianni Coron abbandona la band, essendo rimpiazzato da Umberto Maggi. Nello stesso anno escono il 45 giri Io Non Sono Io, contenente sul retro Un pugno di sabbia, brano che al concorso Disco per l’estate porta i Nomadi fino alla finalissima e al quarto posto finale, e il 45 giri Ala Bianca contenente sul retro la traccia Mille e una sera, divenuta subito una canzone popolarissima essendo la sigla dell’omonima trasmissione televisiva in onda il sabato sera sul Secondo Programma, dedicata ai cartoni animati di tutto il mondo.
Il 1971 è l’anno della prima partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo insieme a Mal con il brano Non dimenticarti di me abbinato al retro Tutto passa. Sempre nel 1971 vengono pubblicati i 45 giri So che mi perdonerai (finalista a Un disco per l’estate) e Suoni, il 33 giri Mille e una sera e la musicassetta So che mi perdonerai, riepilogativi degli ultimi tre anni di attività.
Nel 1972 Franco Midili lascia i Nomadi e viene temporaneamente sostituito da Amos Amaranti. musicista che rimane nel gruppo per appena nove mesi, ma in tempo per godere del successo del 45 giri Io vagabondo (finalista a Un disco per l’estate 1972).
Nel 1973 Franco Midili ritorna nei Nomadi mentre Augusto Daolio si dedica ad una fugace esperienza solista, sulla falsariga di Beppe Carletti che l’anno prima aveva realizzato il singolo 20.000 leghe sotto lo pseudonimo di Capitan Nemo, cantando Una ragazza come tante, brano facente parte della colonna sonora del film La ragazza di via Condotti
Nel 1974 Franco Midili abbandona definitivamente i Nomadi; al suo posto viene contattato l’irlandese Christopher Patrick Dennis, chitarrista e violinista. Francesco Guccini, ormai diventato famoso come cantautore, è omaggiato dalla band con il nuovo album I Nomadi interpretano Guccini, realizzato in versione quadrifonica in Inghilterra.
Il 1975 vede l’uscita dell’album Gordon, primo disco a non contenere cover, ma solamente brani inediti che la critica considererà psichedelico.
Nel 1977 i Nomadi decidono di dar spazio a nuovi autori, perlopiù giovani e sconosciuti; esce l’album Noi ci saremo, diviso in due parti parallele: La foresta, in riferimento alla società, e L’albero, in riferimento all’uomo come individuo.
È invece del 1978 l’album Naracauli, sei canzoni blues-rock. Tra le tracce è da ricordare, oltre a Naracauli, l’appassionante e terribile Joe Mitraglia.
Nel 1979 in seguito ad un nuovo incontro con Francesco Guccini e sull’onda dell’analoga esperienza tra Premiata Forneria Marconi e Fabrizio De André, esce l’album live Album concerto cui avrebbe dovuto far seguito un tour vero e proprio. A causa di alcuni dissapori con l’entourage del cantautore il progetto naufraga e le date utilizzate per la registrazione del live restano così un unicum nelle carriere di Nomadi e Guccini.
Nel 1980 avviene la rescissione consensuale del contratto con la EMI che li avrebbe portati a firmare nell’anno successivo con la CGD. Esce così l’album Sempre Nomadi, da questo momento motto del popolo nomade; oltre a sei pezzi inediti ci sono anche tre brani live registrati alla Festa dell’Unità di Milano.
Nel 1982 Beppe, Umbi e Paolo rimangono coinvolti in un incidente stradale: a seguito di ciò i Nomadi sono costretti a sospendere l’attività live per sei mesi. Esce l’album Ancora una volta con sentimento dopo il quale viene rescisso il contratto anche con la CGD, rimanendo quindi privi di casa discografica. In quest’anno ritornano sul palco per una breve tournée in Belgio spostandosi in treno.
Il 21 giugno 1984 i Nomadi parteciparono a Bologna al concerto in cui Francesco Guccini, insieme all’Equipe 84, Lucio Dalla, Paolo Conte, Giorgio Gaber, Deborah Cooperman, festeggiava i 20 anni di carriera. Il bassista Umbi Maggi abbandonò il gruppo per i postumi dovuti all’incidente di due anni prima; al suo posto entrò il giovane Dante Pergreffi.
Nel 1985 Augusto si candidò al comune di Reggio Emilia in una lista indipendente legata al PCI. I Nomadi, senza nessuna casa discografica, autoprodussero l’album Ci penserà poi il computer.
Nel 1986 produssero l’album Quando viene sera, ancora una volta sotto l’etichetta Nomadi; nell’anno successivo sarebbe uscito un doppio live, dal titolo Nomadi in concerto, accompagnato da un sottotitolo in inglese Like a sea never dies (Come un mare non muore mai).
Nel 1988 uscì l’album Ancora Nomadi, nuovamente diviso in due: la prima parte di inediti e la seconda rigorosamente live. In un concerto a Firenze incontrarono gli Inti-Illimani, con cui sarebbe nata un’amicizia duratura e alcune collaborazioni.
Nel 1989 peggiorò il clima del gruppo. Cominciarono le prove per il nuovo disco, e come copertina si propose una foto di Augusto, ciò scatenò l’ira di Lancellotti e Dennis. Si arrivò a vie legali: da una parte Beppe e Augusto, dall’altra Dennis e Lancellotti; il 22 giugno 1990 Dennis e Lancellotti si decisero a cedere le loro quote del gruppo perdendo qualunque diritto di utilizzare il nome “Nomadi”. Nel 1994 sarebbero tornati a suonare insieme nei Sempre Noi. I Nomadi rimasero così in tre: Beppe, Augusto e Dante. Entrarono nel gruppo Daniele Campani alla batteria e Cico Falzone alle chitarre. Il 1º luglio la nuova formazione si esibì per la prima volta; i nuovi componenti impararono le canzoni in solo otto giorni.
In quell’autunno si recarono a Praga per suonare a Freedom, meeting per l’amicizia dei popoli insieme a Richie Havens, Joe Cocker, Billy Preston, Edoardo Bennato, Angelo Branduardi e Fabio Concato. Ai Nomadi toccò l’apertura con Primavera di Praga (traccia dedicata a Jan Palaci), nella chiusura tutti gli artisti insieme cantarono Freedom di Richie Havens. Uscì il nuovo album Solo Nomadi, di nuovo sotto etichetta CGD, con la foto della discordia in copertina. Tra i brani comparvero Salvador (traccia dedicata a Salvador Allende), I gatti randagi, Mercanti e servi.
Nel 1991 incisero l’album Gente come noi, disco che contenne tra le altre Gli aironi neri, Ma che film la vita, C’è un re, Ma noi no!, Uno come noi (traccia dedicata alla Protesta di Piazza Tien an men nel giugno 1989), Ricordati di Chico (brano dedicato al sindacalista brasiliano Chico Mendes). Girarono il loro primo video: Gli aironi neri. Parteciparono alla marcia per la pace tra i popoli Perugia-Assisi che si concluse con un loro concerto e alla Carovana della Pace, insieme anche ai Litfiba, da Trieste a Sarajevo dove i Nomadi suonarono in un concerto.
Il 1992 fu un anno tragico per i Nomadi. In gennaio si scoprì che Augusto era stato colpito da un male incurabile e per un po’ sospesero l’attività dal vivo, il 14 maggio Dante Pergreffi morì in un incidente stradale sulla strada che transitava ogni giorno per tornare a casa. I Nomadi rimasero in quattro: Canzone per un’amica viene da allora costantemente suonata in ricordo di Dante. Al basso arrivò Elisa Minari, all’epoca diciannovenne, unica ragazza ad aver mai fatto parte del gruppo. Intanto, dall’8 al 10 luglio, I Nomadi sono ad Agrigento per la fase finale del Canzoniere dell’estate, festival radiotelevisivo organizzato da Adriano Aragozzini. E in questa occasione, vedremo per l’ultima volta in TV Augusto che canta insieme ai compagni la canzone in gara Ma noi no. Subito dopo vennero sospese la tournée e la partecipazione al Cantagiro a causa del peggioramento delle condizioni di salute di Augusto, che sarebbe morto il 7 ottobre, all’età di 45 anni, dopo una straziante malattia. Uscì il live Ma che film la vita che racchiuse le ultime performance dei Nomadi con Augusto e che in 15 giorni vendette 104.000 copie. All’interno trovano spazio frasi, pensieri, ricordi dei fans dedicati ad Augusto. Si pensava che l’esperienza dei Nomadi fosse finita, poi Beppe, ultimo membro fondatore della band, grazie all’incoraggiamento dei fan decise che la cosa migliore sarebbe stata continuare e andare avanti per onorare al meglio la memoria di Augusto e Dante. Augusto Daolio grazie al suo carisma e alla sua voce inconfondibile, in grado di trasmettere emozioni ineguagliabili, rimane per tutti il simbolo principale di questo gruppo, portato altresì avanti in maniera esemplare da Beppe e company.
Nel 1993 a Beppe, Daniele, Cico ed Elisa si aggiungono due nuovi cantanti: Danilo Sacco (voce e chitarra) e Francesco Gualerzi (voce, strumenti a fiato e chitarra).
Nel 1994 pubblicano La settima onda, primo album senza Augusto, a cui partecipano gli Inti-Illimani nella canzone In favelas. Viene inoltre lanciata una campagna per Cuba interamente dedicata alla raccolta di materiale didattico da inviare ai bambini cubani a causa dell’embargo statunitense che opprimeva economicamente l’isola dei Caraibi. Il materiale reperito viene portato a Cuba dai Nomadi. Al loro repertorio classico s’ aggiunge Hasta Siempre di Carlos Puebla, dedicata a Ernesto Che Guevara. Incontrano il Dalai Lama, premio Nobel per la Pace, in visita in Italia, in una sua tappa a Bologna.
Nel 1995 esce il disco Tributo ad Augusto con canzoni dei Nomadi interpretate da CSI, Luciano Ligabue, Modena City Ramblers, Enrico Ruggeri, Gianna Nannini e Timoria, Gang, Teresa De Sio, Alice. Su invito del Dalai Lama i Nomadi si recano in India, dove portano una parte dei proventi dell’album. Dall’esperienza in Tibet nasce l’album Lungo le vie del vento.
Nel 1996 in seguito ad un nuovo viaggio a Cuba è la volta del disco Quando ci sarai, ultimo con alla produzione Dodo Veroli, per più di 30 anni a fianco di Carletti e soci.
Nel 1997 pubblicano il doppio live Le strade, gli amici, il concerto in cui spiccano le collaborazioni musicali con gli spagnoli Celtas Cortos in 20 de Abril e con il gruppo bretone di cornamuse Bagad Quimperle Bretagne in C’è un re, Bianchi e Neri e Contro e con Andrea Pozzoli, che suona l’arpa celtica in Hasta Siempre, Ophelia, Il vecchio e il bambino e Uno come noi, e che avrebbe fatto parte dei Nomadi come turnista nell’anno successivo.
Nel 1998 Massimo Vecchi,basso e voce e, come polistrumentista, Andrea Pozzoli. Esce Una storia da raccontare, cd tutto di brani inediti: Le leggende di un popolo è frutto dell’esperienza del viaggio nella riserva indiana di Rosebud nel Sud Dakota e dell’amicizia nata con il popolo Lakota, in particolare con Duane Hollow Horn Bear, guida spirituale dei Lakota. Andrea Pozzoli saluta il gruppo dopo circa sei mesi e così si unisce alla famiglia nomade Sergio Reggioli, violino, percussioni, chitarre e tin whistle.
Nel 1999 intraprendono un viaggio in Albania grazie all’associazione Rock No War; visitano alcuni campi profughi e si esibiscono in due concerti insieme a Paolo Belli, uno ad Elbasan ed uno a Tirana. Esce la raccolta di vecchi brani riarrangiati per l’ occasione dalla nuova formazione intitolata SOS con rabbia e con amoe; per la prima volta compare il violino elettrico di Sergio Reggioli. Chicca del nuovo cd è la versione in studio de L’Atomica di Francesco Guccini mai incisa prima di allora dalla band. Nel libretto del disco c’è poi un’approfondita cronologia dei viaggi di solidarietà intrapresi dai Nomadi nel corso degli anni passati.
Nel 2000 incidono il singolo No vale la pena insieme agli amici del Duo Trinitario di Cuba e il nuovo cd Liberi di volare contenente 10 canzoni inedite. Alla produzione, come per il precedente Una storia da raccontare, c’è Beppe Carletti.
Nel 2001 i Nomadi promuovono un’iniziativa per i bambini vittime delle mine antiuomo in Cambogia. È però la fine dei viaggi fatti da tutto il gruppo insieme; da ora in avanti sarebbe stato Carletti l’unico a continuare a viaggiare per vedere realizzate le opere di solidarietà portate avanti dal gruppo, grazie alla collaborazione dei fan club sparsi in tutta Italia.
Nel 2002 lanciano un’iniziativa contro lo sfruttamento della prostituzione minorile in Indocina. In seguito ad un viaggio di Beppe in Cambogia, Vietnam e Thailandia sarebbe nata la collaborazione con May, una cantante thailandese. Preceduto dal singolo Sangue al cuore esce il disco Amore che prendi amore che di 10 canzoni inedite e, per la prima volta in carriera, numero uno in classifica.
Nel 2003 I Nomadi compiono 40 anni. Festeggiano con la raccolta Nomadi 40 che raccoglie 32 successi più 2 inediti, tre giorni di concerti (il 13, il 14 e il 15 giugno sono a Riccione laddove avevano cominciato a suonare al Frankfurt Bar nel 1963) e relativo tour.
Nel 2004 sono premiati con un altro doppio disco di platino ottenuto dalla Platinum Collection edita dalla EMI, loro vecchia casa discografica. Il 29 ottobre esce il nuovo cd Corpo estraneo con 11 inediti distribuito dall’ Atlantic. È di questo periodo la collaborazione con la cantante Ivana Spagna con cui Danilo Sacco incide il brano Dove nasce il sole, scitto dalla cantante veronese e arrangiato da Theo Spagna, fratello di Ivana Spagna.
Nel 2005 Beppe Carletti è nominato Cavaliere della Repubblica da Carlo Azeglio Ciampi.
Nel gennaio 2006 Beppe si reca a Meulabho per vedere il termine lavori della costruzione del Centro Medico realizzato in collaborazione con Ecpat, Rock no War, Croce Verde di Reggio I Nomadi partecipano, dopo essersi inutilmente proposti negli anni precedenti, al 56° Festival di Sanremo, con il brano Dove si va risultando secondi classificati nella classifica finale del Festival. Vincitori, inoltre, nella categoria “gruppi”, riceveno anche il premio sala stampa radio e tv; nella seconda serata duetta con loro Roberto Vecchioni. Contemporaneamente alla partecipazione è pubblicato il loro nuovo album di inediti Con me o contro seguito dal relativo tour.
Nel frattempo sono immessi sul mercato discografico in versione rimasterizzata tutti gli album del periodo EMI usciti tra 1967 e 1979. Durante il tour 2007 ribattezzato Una Storia Italiana, Il 14 settembre è la volta del nuovo singolo Ci vuole un senso che precede il doppio album Nomadi & Omnia Symphony Orchestra live uscito in data 12 ottobre e registrato in due concerti a Brescia il 6 aprile e 7 aprile 2007 insieme alla Omnia Symphony Orchestra) diretta dal maestro Bruno Santori, che è stato anche l’orchestratore del disco.
Il popolo nomade ha di che gioire perché in contemporanea esce pure l’omonimo dvd dell’evento che balza dopo una settimana dall’uscita al primo posto nelle classifiche di vendita. Il dvd esce in due formati: sia in abbinamento al doppio cd con uno speciale packaging sia su supporto autonomo. A novembre parte il tour teatrale.
A marzo 2008 i Nomadi vengono chiamati da Gianluca Grignani a duettare in occasione del 58° Festival di Sanremo con il brano “Cammina nel sole”. (Ci può stare anche la nota dolente in una carriera così lunga).
A Folgaria, il 21 e 22 giugno 2008 si sono tenuti due grandi concerti per festeggiare il “45° Compleanno dei Nomadi” con la Omnia Symphony Orchestra diretta dal maestro Bruno Santori.
Il 3 Aprile 2009 esce il nuovo album di 11 inediti dal titolo “Allo Specchio” che viene presentato in 3 date dei loro tour rispettivamente a: Milano il 6 Aprile al Teatro “Ventaglio Smeraldo”;a Roma il 7 Aprile al Teatro “Tendastrisce”;e a Firenze il 19 Aprile a Teatro “Saschall”. L’album è preceduto dal singolo “Lo specchio ti riflette”, uscito il 20 Marzo 2009, nel quale il gruppo duetta con Jarabe De Palo.
Il 22 Maggio 2009, Danilo Sacco viene ricoverato all’ ospedale di Asti dove subisce un intervento di angioplastica primaria, il tour dei Nomadi viene sospeso temporaneamente.
Il gruppo musicale ha fatto nascere il fenomeno delle cover band, sparse in tutta Italia, alcune riconosciute dagli stessi Nomadi, e definite DOC, ed anche Official Tribute Band (tali band hanno suonato all’interno di eventi presenziati dagli stessi Nomadi) che suonano nei loro concerti.
Cantautore paroliere con oltre 70 canzoni edite. Collaboratore in studio negli arrangiamenti di svariati interpreti nazionali ed internazionali. Autore delle opere: “Nati per sempre” (1991), “Notte di San Lorenzo” (1992), “Ricorderemo” (1992), Post Of Sedicianni Album (1993), “La macchina del tempo” (1996), “La mia follia” (1997), “Un canto nel silenzio” (2003), “Pitililli” Album (2006), “Panico” (2007), “Mani di Gomma” (2007), “Guerra dei Boveri” (2008), “Misero dentro” (2008).