E se Michelangelo, “direttore dei lavori”, avesse solo firmato la Cappella Sistina? La storia dei plagi arriva ai nostri giorni. Controllare, per favore, Morgan e i Pooh, Luci Dalla e Vasco Rossi: elenco infinito di canzoni che torrnano con altro nome L’arte di copiare è antica come le prostitute, e di questi tempi sono alla ribalta. Il problema è che c’è modo e modo di scopiazzare; tutti nella vita abbiamo preso spunti da altri, fa parte della natura umana. Compiti in classe, tesi di laurea, atteggiamenti, abbigliamento, stili di vita… tutto è copiabile, ma esiste sempre un limite che, se superato, sfocia nell’assurdo ed anche un po’ nel ridicolo, se non altro perché alla lunga sa di presa per il culo.
La musica, per una questione di combinazioni matematiche (ci sono solo 7 note), è un campo che si presta molto al plagio. A chi non è successo di ascoltare una canzone e di dire “ma questa è uguale a quella di…”? Oppure, “ma questa l’ho già sentita cantata da qualcun altro”. Per “denunciare” le scopiazzature più clamorose, è nato un sito ad hoc: www.plagimusicali.net è uno spazio che si avvale delle segnalazioni vostre, quindi di voi lettori per mostrare e “sputtanare” davanti a tutti quei cantanti che, in fase di stesura, si affidano più al talento degli altri che al proprio.
- Morgan 3
- Zucchero 11
- Cremonini 3
- Paolo Meneguzzi 2
- Lucio Dalla 7
- Gigi D’Alessio 3
- Giusy Ferreri 2
- Pooh 7
- Ligabue 3
- Vasco Rossi 5
- Michele Zarrillo 3
- Loredana Bertè 2
- Tiziano Ferro 5
- Jovanotti 4
Potrei dilungarmi all’infinito poiché sono davvero tantissimi gli “artisti” beccati con le mani nella marmellata, ma come ho detto vi consiglio di andare sul sito e scrivere il nome del Vs. adorato interprete, e magari potrete scoprire che il brano o i brani che l’hanno reso famoso li ha scritti la tua vicina di casa e ne ha addirittura denunciato il fatto, purtroppo però siamo in Italia, e sappiamo bene che tutto e il contrario di tutto valgono uguale.
Dal canto mio, alcuni brani che scrissi a suo tempo li vendetti e ne ricavai 4 soldini, meglio di niente lo so. Non mi è mi è dispiaciuto vedere che “in seguito” questi sono diventati dei successi, anzi, quello che “oggi” col senno di poi invece mi rende triste è sapere di avere fatto qualcosa di buono ma che questa risulta “opera altrui” e delle quali opere si sono presi e si continuano a prendere ingenti diritti. Ma d’altronde da giovani e senza esperienza si fanno delle cazzate mostruose si sa, tornare indietro è impossibile. Così come è impossibile però continuare a vedere che ci sono dei benemeriti deficienti che non si sa per quale occulta imposizione vengono continuamente proposti in tutte le salse su tutti i palinsesti raccogliendo “ovviamente” il favore del pubblico, cantando brani scritti da altri ma che presentano “ancora una volta” come propri. Gente che è a malapena in grado di fare la propria firma su un documento, figuriamoci creare un opera. Certo tutto ciò che non si vede e non si sente a livello mediatico non esiste, mentre quello che ti propinano e ti fanno credere autentico è fondamentale.
“Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato” narrava una vecchia canzone, vero, e oggettivamente non c’è da meravigliarsi più di niente, vero anche questo. Prendere in giro il prossimo però è vergognoso oggi come lo era un tempo e come lo sarà in futuro, specie se il prossimo ti fornisce da mangiare e pure tanto, sotto svariate forme. Sembra di parlare della nostra politica e invece si tratta di musica, che purtroppo ormai in questo paese si muove allo stesso identico modo. Creare un brano, un libro, una scultura, un disegno o qualsiasi altra cosa e poi sparire, lasciando che altri senza meriti e senza capacità ne godano i benefici quali presunti autori, è altamente avvilente per tutti.
Se la “Gioconda” di Leonardo Da Vinci saltasse fuori che è stata dipinta da Pierino Caccavale, e la “Cappella Sistina” non fu Michelangelo ad affrescarla ma un certo Gennarino Gennargentu, si azzererebbe la storia e tutto quello che fino ad oggi abbiamo pensato per secoli, non varrebbe di più che un paio di prugne.
Cantautore paroliere con oltre 70 canzoni edite. Collaboratore in studio negli arrangiamenti di svariati interpreti nazionali ed internazionali. Autore delle opere: “Nati per sempre” (1991), “Notte di San Lorenzo” (1992), “Ricorderemo” (1992), Post Of Sedicianni Album (1993), “La macchina del tempo” (1996), “La mia follia” (1997), “Un canto nel silenzio” (2003), “Pitililli” Album (2006), “Panico” (2007), “Mani di Gomma” (2007), “Guerra dei Boveri” (2008), “Misero dentro” (2008).