PASSAVO DI LÌ – Il calcio dell’asino di Lucia Annunziata, ma l’asino chi è?
10-11-2011
di
Gino Spadon
Dopo che Lucia Annunziata, l’altra sera a “Ballarò”, ha avanzato il sospetto che con le sue dimissioni, solo annunciate, Berlusconi si prepari a sferrare il classico calcio dell’asino, ho visto alcuni suoi colleghi giornalisti e molti lettori, condividere lo stesso sospetto. Senza volere entrare nel merito di una questione,degna delle più affinate dispute della Scolastica, mi permetto di avanzare, a mia volta, una doverosa precisazione. Il detto “il calcio dell’asino” presente in una favola di Esopo, ripreso da Fedro, e popolarizzato da La Fontaine ne “Il leone diventato vecchio”, si usa, per significare, in modo figurato, l’offesa che il debole o il vile rivolge contro chi, dotato un tempo di grande potere, si trova ridotto in misera condizione o comunque nell’impossibilità di difendersi. Ora appare chiaro che Lucia Annunziata ha stravolto il significato del celebre detto invertendo il soggetto e l’oggetto dell’offesa. Al suo posto io avrei parlato di “calcio all’asino” se non mi avesse trattenuto il rispetto per questo animale dolcissimo e umilissimo.
Gino Spadon vive a Venezia. Ha insegnato Letteratura francese a Ca' Foscari.