La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

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Domani chiude, addio

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

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Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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Il mistero del successo

30-10-2009

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Qualche mese fa, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, disse che a Sanremo non ci sarebbe mai più andato. “Non voglio più avere niente a che vedere con Sanremo” dichiarò. Durante la settimana del Festival Biagio Antonacci era infatti in giro per l’ Italia con il suo tour e suonava anche durante la serata finale della manifestazione canora più amata/odiata dagli Italiani.

All’intervistatore disse: “Se mi capita lo guardo da semplice curioso ma solo se mi capita, comunque è una manifestazione per la Rai, per il presentatore e per gli sponsor, serve a fare girare soldi. Non per la musica, la musica a Sanremo non esiste”.

Questo fu il giudizio secco del cantautore milanese al quale mi associo. Del resto lui con Sanremo non ha mai avuto fortuna: “Non sono uno di quelli diventati famosi grazie al Festival. Ci andai una prima volta nell’ 88 e venni subito eliminato e nel ‘ 93 mi ci mandarono per consolidare il successo di “Liberatemi” ma non accadde nulla”.

L’ anno scorso tutti pensavano di vederlo all’ Ariston, visto che il presentatore era Baudo, suo ospite sul palco al concerto di San Siro: “È stato un dolore dire no a Pippo: è come uno di famiglia. Ma non mi aveva convinto. E non ci è riuscito nemmeno Bonolis, persona fantastica e grande amico non solo perché interista come me, che mi voleva come “padrino” di qualche giovane”.

Alla domanda; cosa ti piacerebbe fare ancora che non hai fatto? Rispose: “Mi piacerebbe scrivere un disco intero per Mina o per la Pausini”.

Vede qualche nuovo talento all’ orizzonte? “Un giovane oggi ha successo subito o non l’ avrà mai. Nel primo caso non ha l’ umiltà per riconoscerlo, nel secondo caso è incazz… E allora non c’ è più nessuno che fa la gavetta a testa bassa. Non vedo negli esordienti che mi avvicinano quell’ atteggiamento che io avevo quando mi presentarono Venditti, Dalla, Baglioni… Colpa della tv che ha portato il successo nelle case di tutti. Non amo questi programmi che vanno alla ricerca di talenti. Io mi arrabbiavo quando in privato mi dicevano che non ce l’ avrei fatta, figuriamoci quando te lo dicono in tv… È una gogna pubblica che ti fa perdere, nel caso tu abbia successo, il rispetto per l’ umiltà”.

biagio-02Biagio Antonacci. Uno che riassumendo dice:

“Baudo è come uno di famiglia”

“Bonolis è un grande amico”

“Sanremo non serve a niente” però c’è andato 2 volte, nel 1987 non lo conosceva nessuno a parte i suoi familiari, dal 1988 ovvero da quando andò a Sanremo gli si aprirono le porte della musica.

Uno che siccome non riusciva nel suo intento, nonostante le spinta da ogni parte, preferì imboccare la strada del “sentimento” al fine di raggiungere i risultati mirati, è senza dubbio uno da prendere come esempio della genuinità e concretezza.

Si perché “l’artista” si legò niente meno che alla figlia del notissimo Gianni Morandi, e pare lo fece con il chiaro intento di raggiungere i propri obiettivi, infatti la dimostrazione lampante potrebbe che una volta raggiunti gli stessi, salutò la compagnia e proseguì per la sua prolifica strada, un vero gentiluomo, se non altro estremamente freddo e calcolatore.

Dice anche che non ama i programmi televisivi i quali vanno alla ricerca di talenti, ammettendo che in privato (i discografici e i produttori) gli confidavano che Lui non ce l’avrebbe fatta, e quindi gli da fastidio pensare che a molti giovani, questo diniego venga espresso in diretta televisiva, senza però considerare che di fatto, talenti nei karaoke non ce ne sono, nemmeno l’ombra, e tutti quelli che vanno a presentarsi proponendo le solite tristissime cover lo fanno perché va bene così, ignari di come tutto questo sia spettacolo per altri, per quelli che incassano soldini sulle speranze dei giovani, prendendoli sonoramente per il culo senza pietà, identico a Sanremo per intenderci.

Non ce l’ho con Antonacci, che reputo tra l’altro un cantante apprezzabile, ma con il sistema, con questo vergognoso panorama musicale che ha costruito muri e innalzato barriere tali da fare si che chiunque voglia proporsi è costretto a prostituirsi in un modo o nell’altro.

Questo modo estremamente orrendo di fare spettacolo ad ogni costo, tenendo porte e finestre chiuse facendo passare solo pochi eletti attraverso la canna fumaria, ha portato all’allontanamento di tanti sicuri talenti, che solo perché non essendo abbastanza “stronzi” ed altrettanto “battaglieri” hanno lasciato spazio libero a quello che vediamo e sentiamo ogni giorno e che abbiamo ancora il coraggio di chiamare musica, e addirittura canzoni. Meritocrazia? L’hanno tolta dal dizionario alcuni anni fa.

Moreno CorelliCantautore paroliere con oltre 70 canzoni edite. Collaboratore in studio negli arrangiamenti di svariati interpreti nazionali ed internazionali. Autore delle opere: “Nati per sempre” (1991), “Notte di San Lorenzo” (1992), “Ricorderemo” (1992), Post Of Sedicianni Album (1993), “La macchina del tempo” (1996), “La mia follia” (1997), “Un canto nel silenzio” (2003), “Pitililli” Album (2006), “Panico” (2007), “Mani di Gomma” (2007), “Guerra dei Boveri” (2008), “Misero dentro” (2008).
 

Commenti

  1. Silvia Danuti

    Ci sono tanti altri cantautori italiani che hanno avuto un successo "esagerato" e "inspiegabile"..pur non avendo uno spiccato talento..
    Biagio Antonacci(..di cui sono fan e non mi vergogno a dirlo….anzi…) di talento ne ha..e pure tanto..la gavetta l’ha fatta (..ricordiamoci che i primi albums non sono stati subito un "successo"..)e il pubblico lo ha sempre sostenuto..
    Allora mi chiedo…perchè "usare il suo nome" per accusare "il sistema"???? A mio modesto parere Biagio con il passare del tempo e con la dovuta maturazione personale & professionale è riuscito a trovare la strada giusta..ovvero la via che lo ha portato ad essere amato dal pubblico…ha semplicemente preferito cantare \"i sentimenti\"..certo per alcuni sarà sembrata la strada più banale ma per altri,e forse per la maggior parte visto il successo, è stata la scelta migliore.
    Se si parla di \"meritocrazia\" sarebbe opportuno "rivalutare" altri nomi del "panorama musicale italiano"..proprio per i motivi sopra spiegati..

    Ultimissima cosa…va precisato che Biagio e Marianna sono stati una \"famiglia\" per diversi anni..e hanno tutelato sempre la loro privacy e quella dei figli..quindi affermare che questa storia sarebbe servita per "l’altro scopo" è veramente assurdo..

    Ovviamente questa rimane la mia semplice opinione..
    Silvia

  2. Roberta Serini

    Silvia dice tante belle cosucce perchè ogni fan deve proteggere il proprio beniamino e con giusta ragione. Al punto che senza volerlo ha semplicemente confermato e sottolineato che l’articolo ha una sua logica, infatti se i primi album nessuno se li è filati come mai dopo invece si? Il talento lo aveva di suo o gli è “cresciuto” con il tempo? Anche a me certe cose di Antonacci piaciono molto, d’altronde ci sono fans di Gigi D’Alessio, Nek, Mario Carta e tanti altri, tutti “grandi talenti”? Certo, se hanno fans deve essere per forza così, ci sono fans per tutti. Sul fatto poi che molti matrimoni siano costruiti per arrivare a certi scopi (famiglie e figli compresi) la storia è vecchia come il mondo, ma meno male che ci sono ancora persone che credono sia tutto roseo e pieno di brillantini, meno male perchè viceversa non ci sarebbero i reality in tv, invece ormai ci sono solo quelli, e questo spiega tutto.