La tarantolata senza scarpe
28-12-2009
di
Paolo Collo
Teresa De Sio, Metti il diavolo a ballare, Einaudi
Sì, e proprio lei, è la Teresa De Sio di Voglia ‘e turnà, che racconta (e si racconta, evidentemente) della sua terra, il Salento, e di Archina Solimene, bambina “morsicata”: è il tempo in cui nelle campagne, dalle parti del paese di Mangiamuso, le tarante mordevano e per liberarsi dal male era necessario ballare. La taranta, appunto, un pensiero “violento” che si balla (parafrasando la ben nota definizione di tango, pensiero “triste” che si balla). Un romanzo originale e “popolare”, con personaggi i cui destini inevitabilmente si intrecciano: tutti sanno che “dentro il ballo di quella piccola anima senza scarpe, attraverso il corpo macilento di Archina che comincia a muoversi in modo sempre più convulso, si sta riassumendo ogni loro singolo progetto di salvezza terrena”.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.