La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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Leopoldo II di Belgio in Congo: tre storie di imperialismo, sfruttamento e schiavitù che arricchiscono il mondo “civile”

15-09-2011

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Soliloquio di re Leopoldo di Mark TwainNel giro di pochi mesi mi è capitato di leggere tre libri incentrati sullo stesso argomento. E cioè sullo sterminio perpetrato dalle truppe del re del Belgio Leopoldo II in Congo. Il primo è il ben noto “Il sogno del Celta” del Premio Nobel peruviano Mario Vargas Llosa. Il secondo è “Siete casas en Francia” dello scrittore basco Bernardo Atxaga, ancora inedito in Italia ma di prossima pubblicazione presso Passigli. Il terzo, infine, è un raro libricino pubblicato da Dedalo nel 1982 dal titolo “Soliloquio di re Leopoldo”, di Mark Twain.

Tre storie che mettono il dito sulla piaga dell’imperialismo, dello sfruttamento di una popolazione costretta in stato di schiavitù per rifornire e ingrassare le casse delle banche del cosiddetto mondo civile. Dieci milioni di morti, o forse più. Dieci milioni di persone torturate, mutilate, seviziate, uccise. Uomini, donne e bambini, indifferentemente, per mettere le mani sull’avorio, sul caucciù, sui metalli preziosi di quel disgraziato Paese.

Dalla durezza della biografia di Casement (Vargas Llosa), all’ironica storia raccontata da Atxaga, all’appassionato e violentissimo pamphlet di Mark Twain. Una vicenda poco conosciuta – di nefandezze e di spoliazione – paragonabile all’orrore dell’Olocausto. E su tutti la figura del re Leopoldo II del Belgio. Che dice, tra l’altro: “Hanno rivelato questi particolari ed altri ancora che per pudore avrebbero dovuto tenere nascosti, visto che smascheravano un re, una persona sacra e immune da ogni riprovazione”.

E ancora: “E gli inquisitori sono stati onesti con la mia vita privata? Non avrebbero potuto far peggio se io fossi stato un plebeo, un contadino, un operaio. Ricordano al mondo che dai primi giorni la mia casa è stata tempio e bordello insieme, e che entrambe le attività procedevano a pieno ritmo”. Come si dice: niente di nuovo sotto il sole.

Paolo ColloPaolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.
 

Commenti

  1. Mauro Matteucci

    Le malefatte di re Leopoldo in Congo,( detto anche Mozzamani) sono state amorevolmente coperte, perché c’erano interessi in solido da parte dei suoi cortigiani, come oggi per il satrapo di Arcore.

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