La Lettera

Per Terre Sconsacrate, Attori E Buffoni

Governo denunciato

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Dire, fare, mangiare

E la chiamano cellulite

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L’estate ci mette a misura con il nostro corpo. La maggior parte delle donne si confronta con il problema della cellulite. Premesso che la cellulite è molto diffusa e non si può prescindere da una predisposizione personale ad averla o … continua »

Lettere »

Nei paesi dell’Europa cristiana il diritto alla libertà di religione non solo non è riconosciuto a tutti, ma minacciato dalle leghe che imperversano in ogni paese. E i dittatori musulmani che negano ogni diritto ad intere società gonfiano la destra cristiana: l’eterna guerra agli “infedeli” aiuta l’economia dell’Occidente che traballa

Azzurra CARPO – Ma le vittime del terrorismo sono solo i cristiani o anche i musulmani meritano pietà?

11-01-2011

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Secondo Hosham Dawod, antropologo ed editorialista di “Le Monde”, la questione delle minoranze non é mai stata semplice, né in Oriente, né in Occidente; né in terre dell’Islam o del Cristianesimo, e ancora meno in terre buddiste o confucianiste. La punta dell’iceberg sono gli attentati contro i cristiani in Medio Oriente. Alla base dell’iceberg, una spirale di violenze strutturali, economiche e militari, che intrecciano politiche locali con strategie internazionali. I fondamentalismi islamici fioriscono precisamente in quei contesti nazionali di autoritarismo benedetti dall’Occidente perché passano il petrolio e concedono basi militari senza tante storie. È piú facile rimpinguare di lusso dinastie di sceicchi e di tiranni indifferenti alla sorte dei “propri” cittadini, che avere a che fare con leaders eletti democraticamente che pretendano di rinegoziare i termini dello scambio. In queste societá, alle ineguaglianze socioeconomiche si somma la mancanza assoluta di alternative politiche. Le politiche neoliberali riducono il ruolo dello Stato all’apparato di repressione, lasciando l’educazione, la salute e l’occupazione in mano alle possibilitá dei fondamentalisti religiosi. Ma per la stragrande maggioranza dei cittadini oppressi dalle dittature mediorientali, il problema é il fatto che quei regimi ingabbiano le loro vite. I cristiani come i musulmani, compagni di cella nelle prigioni degli oppositori politici. Sono, come i musulmani, elettori mancati. Sono, cristiani e musulmani, gli universitari che protestano in Tunisia perché non vedono uno straccio di possibilitá di lavoro.

Hosham commenta che gran parte dei regimi mediorientali differenziano i loro gruppi etnici per la religione e la confessione, costruendo quindi una popolazione maggioritaria e delle minoranze religiose. Una “schedatura” che fa rabbrividire la sensibilitá laica, per la quale l’unica identitá pubblica valida é quella di cittadino e cittadina. Eppure, anche l’Europa ha un cuore nero e autoritario. È innegabile che l’applicazione dei diritti alla libertá religiosa non siano ancora riconosciuti, indifferentemente, per tutti. Il non garantire i luoghi di culto ai musulmani (come moschee e cimiteri islamici), é diventata una carta politica con cui giocare durante le elezioni. Se si facesse lo stesso con gli ebrei, tuonerebbe l’accusa di antisemitismo.

L’accetta delle grottesche identitá collettive

Il disco rotto dell’incitazione al terrore dell’Altro suona senza sosta, nelle tumultuose acque del Mediterraneo. Molti media vogliono che i corridoi delle possibilitá si rabbuino e l’attenzione inchiodi insieme i martiri e gli assassini, nell’icona del nuovo anno, o della nuova era. Dieci anni fa, il quadro devozionale della destra di Bush era “americani contro musulmani”. Oggi, si continua a tagliare con l’accetta delle grottesche identitá collettive il cui senso di esistere é scontrarsi: cristiani e occidentali, vs. musulmani e mediorientali.

Da questa sponda del Mediterraneo, siamo incitati a vedere i musulmani come un nemico. Ecco servita l’agenda dei fondamentalisti che strumentalizzano il cristianesimo. Dall’altra sponda del Mediterraneo, sono incitati a vedere i cristiani come i crociati invaghiti di Gerusalemme. Ecco servita l’agenda dei fondamentalisti che strumentalizzano l’islam. In entrambi i casi, un condiviso interesse nel rafforzare l’egemonia nella propria “sfera di influenza” (cristiani in Europa, musulmani in Medio Oriente). Nel lungo termine, entrambi hanno i settori conservatori che strumentalizzano le religioni hanno scelto di discriminare reciprocamente l’Altro. Ma il sangue accelera il corso degli eventi. Il sangue sveglia, fa scattare in piedi. E questo decennio post-11 Settembre, in cui i musulmani moderati sono stati invisibilizzati sia in Europa che in Medio Oriente, come i cristiani moderati sono stati invisibilizzati sia in Europa che in Medio Oriente, di colpo viene cancellato. Non c’è spazio per i moderati. Questo é un conflitto per falchi analfabeti. Stregati della profezia che si autoadempie, quella dello “scontro di civiltá”.

Conflitti (e) Utili

Nel post-attentato, in tanti si leccano i baffi: la destra cristiana europea e americana sfinita dagli insuccessi nella lotta contro la laicitá, trova nella competizione con l’Islam, basata sui numeri di fedeli, uno stimolo vitale. I fondamentalisti islamici, pedine di autodistruzione al servizio della guerra perenne e sconfinata (che rianima l’economia). Killer essenziali al sistema, come i paramilitari durante la Guerra Fredda. L’elemento anarchico, che da qualcuno deve pur essere finanziato, no?

I dittatori, squallide tartarughe Galápagos del potere, fanno come Sansone al tempio coi filistei: trascinano intere societá nel baratro. Negando ogni tipo di diritto al di lá dell’obbedienza al regime, e di pregare per avere almeno un Aldilá. Affrontano i livelli inauditi di disoccupazione nazionale a suon di arresti. Fino a qualche giorno fa, erano imbarazzati di fronte ai flash per via della scabrosa questione della successione. Come riuscire a vendere ai media la balla delle elezioni nazionali assieme al fatto che l’erede politico é “junior”, il proprio pargoletto? Come giustificare, nei decenni che li vedono avvizzire e liftarsi e diventare trisnonni, sprofondati nel trono della repressione interna, che il suono della parola “democrazia” é simpatico, ma “il popolo non é maturo per essa?”. Adesso, gli attentati contro i cristiani sono una ottima scusa affinché un dittatore pro-occidentale come Mubarak si improvvisi protettore dei diritti umani e delle libertá di culto, specialmente se l’Occidente si identifica con le vittime. Durante lo shock, si spengono le luci dello scenario: gli attori si cambiano le vesti. Un attimo dopo, paiono tutti trasformati. Ecco: i dittatori proteggono i cristiani. Quindi, i dittatori proteggono il pluralismo. Sono la cosa piú assomigliante alla democrazia, in fondo. W i dittatori.

Accurata selezione delle vittime su base religiosa

L’errore al quale siamo indotti é discriminare l’importanza della vittime secondo la loro “etnicitá” o “religione”. Nell’edizione di “Le Monde” del 9 novembre 2010, Hosham Dawod riflette sulla apparente azione umanitaria del Ministro francese per l’Immigrazione, Eric Besson, che ha concesso l’asilo politico a 150 iracheni cristiani vittime dell’attentato del 1 di novembre a Baghdad. Dawod condanna la “scioccante” selezione delle vittime da parte delle autoritá francesi, che previamente non avevano garantito questo trattamento speciale alle numerose vittime irachene dei quotidiani attacchi terroristici, iniziati dal 2003. E che durano da 8 anni, . Secondo Dawod, tutte le vittime del terrorismo dovrebbero essere trattate equamente, che siano musulmane, cristiane, e di qualsiasi altra origine religiosa. Offrire asilo politico differenziato contribuisce alla differenziazione dell’Altro lungo linee religiose. È un punto a favore di Al-Qaeda, che associa semplicisticamente il cristianesimo all’Occidente. Questo errore puó esporre ulteriormente le comunitá cristiane ad altre violenze.

Normalizzare la logica western del “non c’è posto per entrambi in questa cittá”? Non abbiamo identitá ascritte come nel Medio Evo. I media sorvolano sulla quotidianitá di convivenza pacifica dei moderati di entrambe le religioni. Sul fatto che il 6 gennaio 2010, secondo la BBC Arabic, moltissimi cittadini hanno presenziato la messa dell’Epifania nelle chiese d’Egitto. Erano cristiani e musulmani insieme. I cristiani perché celebravano la loro fede. I musulmani per proteggere il diritto dei cristiani ad esprimersi e a credere. È ció che anche i cristiani fanno in Europa nei confronti dei musulmani.

Il terrorismo islamico e la destra occidentale cristiana sono intrecciati in un funesto abbraccio, collante di nuove identitá collettive, manipolabili e cieche. Ma solo loro gioiscono del “martirio” altrui. Invece, i cittadini democratici di ogni religione vedono, nel lutto dell’Altro, il loro. E nella libertá dell’Altro, la loro. Nel locale di entrambe le sponde del Mediterraneo, lottano in primo luogo contro i fondamentalisti “di casa”, per costruire una cittadinanza democratica globale. Contro coloro che dietro lo scudo della “identitá” negano cittadinanza alle differenze anche religiose. Creano spazi collettivi dove le diversitá partecipano alla costruzione di un “noi” inclusivo, plurale, cambiante, e che affronta gli inevitabili conflitti rinunciando alle scorciatoie autodistruttive della violenza o dell’invisibilizzazione dell’Altro.

Azzurra CarpoSpecialista in cooperazione internazionale. Autrice di "Romanzo di frontiera" (Albatros, Roma 2011), magia e realtá delle donne latinoamericane alla frontiera Messico-USA; "In Amazzonia" (Milano, Feltrinelli, 2006); "La Ternura y el Poder" (Quito, Abya Yala, 2006); "Una canoa sul rio delle Amazzoni: conflitti, etnosviluppo e globalizzazione nell'Amazzonia peruviana" (Gabrielli Editore, Verona, 2002); co-autrice di "Prove di futuro" (Migrantes, Vicenza, 2010).
 

Commenti

  1. besmir

    “caro” Professore, il numero che io ho citato potrebbe essere anche 6 facciamo anche 10 e vuole, io le ribadisco che avendo letto diverse volte ciò che lei scrive… fa passare sempre come vittime gli ebrei in questo mezzo… si riferisce alla 2-nda guerra mondiale come se fossero solo loro a soffrire e i 281 milioni non li menziona MAI nessuno.

    Se lei si riferisce alle torre gemelli o Tween Towers tenga ben presente che la verità su quella vicenda nessuno l’ha mai detta… questo sono moltissimi a pensarlo, però la voce non si fa sentire perche i media dei Massoni non può far uscire certe cose… e io da Mussulmano le dico con SINCERITÀ – senza strappare i vestiti perché sono un dono di Dio anche quelli – che la storia lo fanno solo i suoi eroi, almeno quella che lei legge, e il prosciutto missa che solo uno lo tiene in questo mezzo… e si fidi che sono abbastanza grassi… detto SINCERAMENTE da un fervido, estremista, fervente Mussulmano!!!

    A Professore… le bilance non sono giuste in questo mondo.

  2. Franco Bifani

    Besmir, Lei ha perfettamente ragione dicendo che le bilance della Storia e della Giustizia non sono mai né giuste né equilibrate; ma Le confermo che posseggo sufficiente cultura e bastevole intelligenza da non farmi infinocchiare dai massoni -che non sopporto dal profondo del cuore- o dai signori dei mass-media, audiovisivi o cartacei. L’aver frequentato il corso di specializzazione in Psicologia, dopo che fin da e ragazzino avevo divorato testi relativi alla materia, mi ha abituato a considerare sempre le mille sfaccettature di ogni vicenda ed a sentire il suono non di una sola, ma di parecchie campane. Mi dannno invece fastidio i fanatici, i falsi profeti, chi crede di possedere la Verità, da imporre ad altri; se la verità è veramente tale, verrà accolta senza bisogno di caricarla a forza sulle spalle altrui. Mi danno fastidio tutte le religioni, specie quelle monoteiste, come Islam,cristianesimo o ebraismo, quando, ad ogni costo, venmgono affermate dai fedeli come le uniche degne di tal nome, e quindi da inculcare necessariamente in ogni essere umano. Lo abbiamo fatto noi cristiani, lo avete fatto voi islamici, così come gli ebrei, un tempo ed ora. La vogliamo smettere, signor Besmir? Il volto di Dio non è unico, non si chiama né Jahvè, nè Allah, nè Dio, nelle varie lingue del mondo; o forse il Suo volto è unico e siamo solo noi, pii, ferventi e fervidi fedeli, a continuare ad uccidere in Suo nome. Il che è la bestemmia più infame che esista al mondo, altro che kamikaze e martiri. Quando accadde la faccenda delle Twin Towers, io seppi che la famiglia di un mio alunno musulmano aveva gioito, come penso abbia fatto anche Lei. Le pare cosa buona e giusta, equa e salutare? Allora io ho spiegato, in classe, le ragioni antiche e prossime dell’odio, stupido e rancoroso, tra cristiani ed Islam, compreso l’errore madornale delle Crociate e della cacciata di morsiscos e marranos dalla cattolicissima Spagna, fino ad arrivare al colonialismo europeo in Nordarfica ed in Medioriente, nel modo più oggettivo possibile, distribuendo equamente colpe, difetti, pregi e positività. Mi è sembrato di essere stato apprezzato, specie dal ragazzo islamico, che era tutt’altro che uno sciocco. Quanto alla verità sulle Twin Towers, sia io che Lei, signor Besmir, non la sapremo mai; so bene che ci sono di mezzo misteri e complotti, non sono nato ieri, so informarmi anche da fonti alternative ai massoni, al Vaticano, alla CIA ed anche ad Al-Qaeda.

  3. besmir

    Sono d’accordo con molte cose che lei ha detto, nessuno deve gioire di fronte alle disgrazie altrui, però come lei vede nei media ormai c’è molto odio… parlo da tutte le parti… accuse da un lato e dall’altro… Non deve essere cosi, ma da Mussulmano le dico che – anche se lei non condivide, alla fine lei ha fatto la sua scelta di concepire lo scopo di questa vita e le regole da seguire – l’Islam non ha dettato queste cose orribili che vediamo oggi, sono le persone che vengono manipolate da persone o estremiste o infiltrate. Ma non dai fondamentalisti che seguono i fondamenti dell’Islam. Il periodo in cui l’Islam metteva le regole in Andalusia (Spagna) viene chiamata dagli stessi Spagnoli “Convivenzia”, vivevano insieme Mussulmani, Cattolici ed Ebrei… Nessuno ha cambiato la sua religione e nessuno è stato ucciso per questo. Gli Otomani dall’altro lato hanno conquistato tutto i Balcani (e io sono Albanese) però i Greci, i Rumeni, i Macedoni, i Serbi come vediamo oggi, non hanno cambiato la loro religione e non sono stati uccisi, perché non si può imporre una cosa alle persone se non la vogliono. Però devo dire la verità, hanno combattuto contro gli eserciti che si opponevano. Ma un insegnamento del Profeta (pace sia su di lui) quando fu mandato un esercito in territori all’epoca sotto l’Impero Romano, dice:
    “Non uccidete donne, bambini e anziani. Troverete nei loro territori chiese e uomini che stanno li e adorano Dio. Loro li dove lasciare in pace (nel loro culto, nella loro vita).” Quindi dico che l’intento non è quello di prendere, occupare, rubare i beni degli altri ma di portare la giustizia e la salvezza – anche se lei non condivide, ripeto che io vorrei dire le cose come stanno per i Mussulmani.

    Però la storia ci insegna che comunque il male – VUOLE e lo VORRÀ sempre sopra-valersi sul bene…
    Come disse Bush o siete con noi o contro di noi…
    E infatti chi non vuole essere con lui o con altri come lui si vede che fine stanno facendo…

    Alla fine ognuno fa le sue scelte nella vita, però come lei esprime le sue idee che secondo lei sono giuste anch’io scrivo le mie che secondo me sono giuste, e poi chi morirà vedrà!

  4. Franco Bifani

    Besmir, La saluto, compiacendomi del fatto che, tra persone intelligenti, alla fine, si finisce per capirsi; Le cito anche il fatto che, per anni,accanto a mio suocero, ridotto a letto immobilizzato, c’è stato, come un figlio, un uomo della Giordania, rispettoso ed affettuoso, come fosse suo figlio. Era figlio di un generale dell’esercito giordano, amava tantissimo la sua famiglia, dispersa in Portogallo e in Siria, per vicende matrimonialio negative, specie sua figlia, Yasmine, che, diceva lui, in arabo significa “Fiore”, o qualche cosa del genere. E’ intervenuto al funerale di mio suocero, era molto addolorato, lo aveva visto morire lui, all’ospedale, quando tutti, invece, speravamo in un miglioramento. E’ un gran lavoratore e non è affatto un fanatico. Lui ed io a volte parlavamo di Dio, e ci rispettavamo a vicenda, poichè, come diceva anche lui, un Dio non combatte contro l’altro Dio, che si chiami poi, nel linguaggio umano, in varii modi. Il Grande Spirito Manitù dei Pellerossa nordamericani aveva insegnato loro ad accogliere i bianchi, a rispettare le donne, i bambini, i patti e gli accordi, a non violentare la natura. Il Dio dei bianchi invece pareva avesse loro comandato le stragi delle tribù di amerindi, quel Dio di amore, fraternità e misericordia dei fedeli cristiani alla ricerca di oro e petrolio, di pascoli e di terreni agricoli, da cui scacciare chi li aveva occupati per migliaia di anni. In Spagna, dopo la caciata di moriscos e marranos, la nazione iniziò il periodo più buio della sua storia, uccidendo migliaia di cristiani, definiti eretici, streghe o stregoni. Non abbiamo dato buoni esempi di fratellanza, noi cristiani; a volte sembra quasi che invece del Vangelo, seguiamo, come libro sacro Mein Kampf o qualche cosa del genere. Ed ora anche i veri musulmani pacifici vengono usati da tanti, troppi imam o ayatollah per scopi politici ed economici, in contrapposizione ed in concorrenza con i poteri dell’imperialismo europeo, asiatico o americano. Sarà una lotta sanguinosa che porterà solo a risultati terribili e dalla quale non scamperà nessuno. Vorrà dire che riempiremo di innocenti i Paradisi delle nostre rispettive divinità e renderemo la Terra un deserto coperto di morti ammazzati. Che bella soddisfazione!

  5. besmir

    Speriamo non vadano cosi le cose…
    Cerchiamo almeno ciascuno nel suo piccolo di cercare di migliorare, poi nel futuro non si sa come andranno a finire le cose, noi intanto speriamo e lavoriamo pe ril meglio

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