Succede: anche Carofiglio, magistrato giallista, ha sbagliato libro
05-08-2010
di
Paolo Collo
GIANRICO CAROFIGLIO, NON ESISTE SAGGEZZA, Rizzoli
Gianrico Carofiglio (Bari, 1961) è un bravo scrittore. Niente da dire. Il suo Il passato è una terra straniera – con il quale nel 2005 ha vinto il Premio Bancarella – è stato un buon libro. Ma è un peccato che scrittori del suo calibro decidano di pubblicare dei brutti libri. Questo Non esiste saggezza è evidentemente un volume modesto, raccogliticcio. Probabilmente la colpa non è sua, ma della casa editrice che, visto il successo dell’autore, ha deciso di “fare cassa” con questa raccolta di – si fa per dire – racconti. E lo dimostra anche l’elenco che appare nel copyright: scritti pubblicati qui è là, su riviste, quotidiani, in occasione di uno dei tanti festival letterari, in antologie… E’ il caso, ad esempio, dell’ Intervista a Tex Willer che, probabilmente, se ascoltata a teatro può risultare divertente, ma che come lettura lascia proprio il tempo che trova. O l’incontro con la donna cieca in Città. O, più o meno, buona parte delle 245 pagine del libro. Raramente le autoantologie danno buoni risultati. Ed è meglio che le facciano, poi, i posteri.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.