di Raniero La Valle
È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …
di Maurizio Chierici
L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …
Libri e arte » Teatro »
di Raffaella Ilari
“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …
Inchieste » Quali riforme? »
di Riccardo Lenzi
Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …
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La lezione della memoria
Ricordare l'Olocausto non è solo il dovere della storia ma la memoria indispensabile per non ricadere negli incubi di quel passato: razzismo e genocidio nel delirio della razza superiore. Indispensabile, perché il pensiero debole del consumismo fa rinascere fantasmi che ci illudevamo svaniti. Ma oggi, come ieri, pregare, mangiare, studiare in modo diverso insospettisce l'egoismo delle piccole patrie. E l'intolleranza e le zone grigie del silenzio riavvicinano l'Italia e la Germania 2000 all'Italia e alla Germania anni Trenta. Piero Terracina fa capire cosa può succedere nello straziante racconto della sua vita di Auschwitz.
Nata in un Kibbutz, Idith Zertal, filosofa della politica, si tormenta per un dubbio: che le scelte politiche dei governi di Israele del decidere il presente specchiandolo sempre nell'orrore di fascismo e nazismo, possa svuotare il significato del genocidio.
Ruba è una signora italiana che insegna in Inghilterra. Figlia di apolidi palestinesi, si commuove nel ricordo di quand’era bambina: la sua bambola sventrata da un militare israeliano "per scoprire se nascondeva una bomba". Infelicità e diffidenza cominciano così.
30-12-2011
di don Paolo Farinella
Due anni e mezzo, nemmeno all'asilo è riuscito ad andare. Domani finisce oggi. Chiude una esperienza esaltante, unica e «profetica». Ho iniziato a collaborare con «Domani on line» fin dal numero zero, un articolo sulla profezie e proseguendo con il secondo sempre sulla profezia, quasi inconsciamente intuissi che ... continua »
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30-12-2011
di Ivano Sartori
Nella mia trentennale attività svolta nei giornali, la collaborazione a Domani occupa una posizione anomala. Non tanto per la forma del settimanale on ... continua »
Pubblicato in Società » Ma chi sei? »
30-12-2011
di Cleophas Adrien Dioma
La mia amica mi ha regalato un bellissimo quaderno. Il quaderno della fortuna. Sul davanti del quaderno c'è il disegno di un agricoltore con un carretto tirato da due mucche. Dietro una piccola spiegazione di cos'è il frumento. È scritto: "la pianta del frumento è coltivata in tutto il mondo". ... continua »
Pubblicato in Società » Con questa faccia da straniero »
30-12-2011
di Saverio Tommasi
Ho deciso di salutare la chiusura di Domani (e augurando che il nuovo anno sia migliore del passato) pubblicando le migliori 102 foto che ... continua »
Pubblicato in Società » L'italiano in maschera »
30-12-2011
di Filippo Ivardi Ganapini
Sud del Ciad - Scrivere un Alfabeto dell'Africa è per me fermarmi un attimo la sera a casa o ... continua »
Pubblicato in Mondi » Alfabeto dell'Africa »
30-12-2011
di Federica Albini
Di giorno parlava di libri. "Conoscevano le mie pene, i bisogni, gli scontenti. In ognuno di loro c'era una frase, una lettera ... continua »
Pubblicato in Libri e arte » Da leggere in treno »
30-12-2011
di Antonella Beccaria
Continua a scavare fra le carte dei servizi segreti. Sullo sfondo torna l’ombra di Andreotti
Sulle pagine di Domani qualche segreto di Stato rimasto irrisolto lo si è raccontato. È accaduto con la rubrica con cui ho iniziato la collaborazione, ... continua »
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30-12-2011
di Rosy Bindi
Il Pd deve essere una sintesi, me lo hanno insegnato Moro, Bachelet, Elia e Scoppola: i cattolici che vogliono bene al Paese non scelgono sulla base dell’identità culturale, ma stanno con chi ha un progetto che fa bene alla nazione (elezione segreteria Pd, ottobre 2009)
Abbiamo bisogno di costruire un partito forte e radicato, popolare e non leaderistico. Ne ha bisogno il paese, dove la destra ha messo radici profonde e ... continua »
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30-12-2011
di Maurizio Chierici
Diario di chi ha viaggiato qualche volta con il segretario del più importante partito comunista d’Europa. L’Italia diffidava, i compagni fischiavano i suoi inviti alla parsimonia e alla serietà. Nell’agonia berlusconiana cominciano a capire
Quel tuffo al cuore de "Il Fatto": Roberta de Monticelli e Luca Telese ricordano il Berlinguer preoccupato per la deriva che affascinava le abitudini e le masse del ... continua »
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30-12-2011
di Raniero La Valle
Ripubblichiamo il diario di un protagonista del secolo passato. È un brano del libro "Quel nostro Novecento" (Ponte alle Grazie): la notte del fascismo, la guerra, la Costituzione, il Sessantotto. Quando le SS portavano via gli uomini che a Roma viaggiavano in tram. Dossetti, Medio Oriente e America Latina: "Dirigevo ... continua »
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27-12-2011
di Francesco "Pancho" Pardi
Nel Racconto di Natale di Dickens l’usuraio Ebenezer Scrooge è costretto a rivedere il passato, contemplare il presente e prevedere il futuro. Così la visione del suo destino di avaro senza cuore lo induce al pentimento. Uscito dalla magica sospensione del tempo, rientra nella vita trasformato. Si emenda, chiede perdono, ... continua »
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08-12-2011
di Frei Betto
“Ricordo l’inizio della nostra amicizia quando ancora correva per diventare presidente: scarabocchiava su un pezzo di carta i temi per i quali battersi e saliva sul banco travolgendo chi ascoltava”
Lula è, oggi, la voce Brasile. In modo particolare, la voce di chi non ha voce. Nessun brasiliano ha, all'estero, tanto ascolto. I capi di stato prestano attenzione a quel ... continua »
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22-12-2011
di Giusy Frisina
Vigilia di Natale sottotono, in piena manovra anticrisi, con i negozi meno affollati del solito, nelle strade di Firenze comunque discretamente illuminate ... continua »
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