PASSAVO DI LÌ – E Maroni sgrida la ministra Fornero. Io difendo i poveri: Cosentino, Dell’Utri, Scajola, la piccola Ruby. Veri uomini noi della Lega
08-12-2011
di
Gino Spadon
Ho visto l’altra sera a Ballarò l’immarcescibile Bobo strigliare a dovere la maldestra Fornero dandole chiara dimostrazione di che cosa sia, nella vita di un uomo che abbia responsabilità politiche, il rigore e la coerenza. Per il bene di quel popolo che l’attuale governo umilia, bistratta e deruba, la Lega e lui, Roberto Maroni, in prima persona si sono battuti come leoni, contro qualsiasi provvedimento del passato governo che ledesse i diritti del povero e del derelitto, contro ogni legge che badasse al “particolare” e non avesse di mira il bene generale, contro qualsiasi comportamento dell’allora primo ministro che recasse pregiudizio al buon nome del nostro paese; contro chiunque macchiasse l’onore di quel Parlamento che deve essere specchio d’onestà. È lui, il Bobo, e il suo partito che hanno ingaggiato battaglie sanguinose contro i tagli orizzontali a scuola, previdenza e sanità in difesa ello studente, del precario e del malato. È lui, il Bobo, e il suo partito che si sono opposti ferocemente alle indegne leggi ad personam che avevano il solo scopo di proteggere le terga di uno stramiliardario con inevitabile danno per l’onesto proletario. È lui, il Bobo, e il suo partito che hanno chiesto, bava alla bocca per l’indignazione, indagini e incarcerazioni per i vari Dell’Utri, Verdini, Brancher, Milanese, Cosentino, Grillo, Scaiola, Catone, Romani e via cialtroneggiando. È lui, il Bobo, e il suo partito che hanno denunciato le vergognose lepidezze, gli indecenti festini e le condotte da guitto di colui che ci squalificava agli occhi del mondo. È lui, il Bobo, e il suo partito che dando prova di virile coraggio hanno sconfessato, coram populo, la pretesa parentela della Ruby con il povero Mubarak. Questi sono uomini, cara Fornero, E se ha ancora in serbo un briciolo d’onore gridi con il popppolo “Viva Maroni! viva Bossi! viva Calderoli! viva Borghezio! viva Gentilini! abbasso i Tecnocrati.
Gino Spadon vive a Venezia. Ha insegnato Letteratura francese a Ca' Foscari.