PASSAVO DI LÌ – Non sono d’accordo con la suora che invitava a non comperare cibo per cani dimenticando i bambini del terzo mondo: ma il Vaticano che non paga l’Ici li ricorda?
15-12-2011
di
Paolo Collo
In una trasmissione su Rai Uno una suora informava il gentile pubblico che con il costo di una scatoletta di cibo per cani si può sfamare un bambino in un Paese del Terzo Mondo. Innanzitutto consiglierei a quella suora di rinunciare “lei” a qualcosa per sfamare un bambino del Terzo Mondo. Poi consiglierei alla medesima sorella di andare a vedere PRIMA quanto si spende per le cosiddette “missioni militari di pace” o per gli armamenti (già solo nel nostro Paese) e di non puntare il suo ben poco cristiano indice accusatorio su chi ha un animale da compagnia.
Infine – last but not least – vorrei informare la suddetta suora che con il pagamento dell’Ici sui beni immobiliari del Vaticano presenti sul suolo italiano e con la dismissione dei beni del Vaticano e dello Ior, si potrebbero sfamare tranquillamente tutti i bambini e tutti i cani del mondo. Il Vaticano, come forse anche la suora saprà, non paga Ici, Irpef, Ires, Imu, tasse immobiliari e doganali e nemmeno il gas, l’acqua, e via benedicendo. E che questi costi sono tutti a carico dei contribuenti italiani (cioè noi). Il Vaticano – faccia attenzione cara sorella – possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare nazionale e con l’8 per mille si appropria di quasi 1 miliardo di euro all’anno…
Per questo continuerò a comprare le scatolette per il mio cane e per il mio gatto (orrore sorella: ben due scatolette!) sperando di non venir scomunicato.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.