La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

Inchieste » Quali riforme? »

Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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Piccola guerra perfetta: il conflitto del 1999 contro la Serbia, bombe aeree così “intelligenti” da scatenare l’inferno a terra

08-08-2011

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Piccola guerra perfetta di Elvira DonesUn inaspettato, breve, bellissimo libro questo Piccola guerra perfetta (Einaudi) di Elvira Dones. L’autrice è nata a Durazzo. I primi suoi libri li ha scritti in albanese, ma ora scrive in italiano, sua lingua d’adozione. Oggi vive negli Stati Uniti. In Italia sono già usciti Sole bruciato e Vergine giurata, ambedue pubblicati da Feltrinelli.

È un libro scritto – e anche molto bene – ma che pare un reportage fotografico, e che racconta della guerra dichiarata dalla Nato il 24 marzo 1999 in seguito alla feroce, criminale politica di pulizia etnica di Milosevic. E conclusasi poi il 12 giugno di quello stesso anno. Una guerra piccola, perché limitata. E perfetta, perché aerea. Senza scontri diretti tra l’esercito americano e quello del macellaio Milosevic. Una guerra fatta di bombe intelligenti che in breve avrebbero dovuto aver ragione del nemico. Ma che vista da terra, da Pristina, da chi la subiva, dalle popolazioni civili massacrate, violentate, torturate, fatte a pezzi dai miliziani serbi, si rivelò un inferno indicibile e senza fine:

Sollevano le coperte, aprono le tende, spalancano le finestre e osservano la scena: la strada è una diga in frantumi da cui schiuma gente, carri, auto, poliziotti, truppe regolari e gruppi paramilitari, soldati serbi che a braccia incrociate si godono lo spettacolo di una città che vomita se stessa.

Una guerra terribile, avvenuta a pochi chilometri dalle coste italiane. Un documento spietato, tratto dalle testimonianze di chi quel conflitto l’ha vissuto e subito. Che racconta non solo le vicissitudini di chi si schierò, ma anche e soprattutto di chi subì e soffrì. Cercando di non perdere la propria umanità. Come ha scritto Roberto Saviano nella prefazione che apre il volume:

Un libro che trattiene tutto l’orrore che può scatenarsi dal Vaso di Pandora di una comunità andata in frantumi. Una comunità dove l’altro, il tuo prossimo, prima vicino e contiguo, per l’intervento di una politica folle è ormai diventato il Nemico, il Male.

Da non perdere.

Paolo ColloPaolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.

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