Giornalista e critico teatrale de “La Stampa”, Osvaldo Guerrieri è ormai sempre più immerso nel mondo della scrittura. Negli ultimi anni ha infatti dato alle stampe parecchi suoi testi – tutti di ottimo livello e di grande raffinatezza – come il divertente Alè Calais, o Istantanee o L’insaziabile, saltando, e senza mai sbagliare, da un “genere” all’altro.
Ora esce da Neri Pozza il libro I Torinesi: trenta ritratti di altrettanti personaggi nati o, per lo meno, cresciuti sotto la Mole Antonelliana. Ma non pensate che sia un libro “per torinesi”, provinciale, dal retrogusto leghista. No, per nulla. Guerrieri è infatti riuscito a raccontarci tante brevi storie di persone diversissime tra loro: dal conte di Cavour al rapinatore Pietro Cavallero, dagli scrittori Carlo Levi, Mario Soldati e Primo Levi all’allenatore Vittorio Pozzo, o al calciatore Giampiero Combi. E poi Erminio Macario e Gianni Agnelli, Felice Casorati e Piero Gobetti, Giulio Einaudi e Fred Buscaglione, Giovanni Bosco e Francesco Cirio, Marcel Bich (sì, proprio lui, quello delle penne a sfera) e Gustavo Adolfo Rol.
Un libro di quelli che si possono tenere sul comodino. Che si possono leggere a pezzi, e sempre con piacere, scegliendo ogni volta un personaggio diverso: grandezze o bassezze, santi o criminali, arte o industria, politica o sport.
“Gente strana i Torinesi. Agli occhi del paese sono musoni, faticatori, obbedienti fino all’autolesionismo, squadrati come le vie della loro città. Poi si scopre che sanno essere anche allegri, vitaioli, inventivi”. Del resto è a Torino che sono nate l’industria automobilistica e il cinema, la televisione e la moda, il primo Yacht Club e le bambole Lenci…
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.