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Paolo FARINELLA – Lo spirito santo contro Berlusconi, quattro sì il giorno di Pentecoste

09-06-2011

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Come volevasi dimostrare la cosiddetta sinistra, ormai destra riciclata, non ha nemmeno fatto raffreddare le elezioni amministrative e il successo del popolo delle primarie e ha cominciato di nuovo a litigare anche sui referendum: chi lo vuole politico e chi lo vuole liscio; chi vuole appendere il cappello, dopo mesi di silenzio e voto in parlamento a favore dell’acqua privata e chi si è fatto il mazzo per racimolare firme, andare nelle piazze, e portare a casa il referendum. Il Pd avrebbe potuto fare cadere il governo almeno sei volte e non lo ha fatto perché parecchi sucidi mangia-pane-a-tradimento, pronti a sproloquiare di successione, erano assenti dai lavori, ma non dalla diaria e dai benefit.

Invece di preoccuparsi del quorum e di portare la gente a votare impegnandosi direttamente, questi figli di nessuno continuano a litigare tra loro, senza avere imparato nulla dalle elezioni, segno che qualsiasi volontà popolare la subiscono e la sopportano, ma se potessero la eliminerebbero, come hanno fatto con la legge elettorale, detta dal suo stesso autore «porcata». Quasi peggio di Berlusconi perché fanno finta di essere diversi. Che pena, codesto pollaio di capponi rincitrulliti!

Anche il nucleare. La Corte ha ammesso il referendum sul nucleare svitando il giocattolo del governo e dimostrando ancora una volta che è una manica di ignoranti, capeggiati da un capobanda ignorante che comanda una banda di ignoranti: tutte le leggi qualificanti la politica mafiosa so- no state cassate dalla suprema corte, segno che chi scrive le leggi non sa nemmeno quello che scrive. E’ logico perché chi scrive a destra non sa pensare. Troppa fatica. Pensate fra qualche anno quando le leggi le farà il Trota! sì, quello che parla così:

«Io, come giovane, sto facendo partire, dove facendo dei corsi che si insegna la storia, senza avere gli strumenti, la scuola non ce li dà» (Genova, 4-12-2010).

Chiaro, no? Ostregheta, ciò! Bossi vuole due ministeri a Milano: non sa ancora che moltiplicherebbe i costi della politica, lui che si era gettato nel Tevere per eliminare i costi della politica. Bella coerenza! Ora possiamo dargli il bel servito con 4 SÌ. Infatti ogni cittadino o cittadina democratica che ama l’Italia e pensa al proprio futuro e a quello dei propri figli è liberamente obbligato a votare 4 SÌ. Non c’è scelta tra si e no. C’è solo la possibilità di votare o 4 SÌ o 4 SÌ. Tertium non datur.

Per i cattolici il 12 è anche la Solennità della Pentecoste e si celebra la discesa dello Spirito Santo su tutti i popoli presenti a Gerusalemme. Lo Spirito Santo che opera la il raduno di tutti i popoli verso la convergenza dell’unità, oltre le civiltà, i colori, le culture, verso un futuro pacifico di identità internazionale e universale.

  • Berlusconi lavora per la divisione, lo Spirito Santo per l’unità.
  • Berlusconi lavora per l’odio, lo Spirito santo opera per la comprensione.
  • Berlusconi è ossessionato dai suoi interessi, lo Spirito Santo ispira a lavorare per gli interessi comuni.
  • Berlusconi privatizza l’acqua, lo Spirito santo irriga i deserti e li trasforma in giardini.
  • Berlusconi brucia di egoismo narcisistico, lo Spirito Santo infiamma singoli e popoli all’altruismo.
  • Berlusconi è pieno di sé e spento di ideali, lo Spirito Santo ispira pensieri di pace e di fratellanza.
  • Berlusconi corrompe i costumi e tutto ciò che tocca, anche i minorenni, lo Spirito Santo lava ciò che è
    sordido e lega una macina da mulino al collo a chi scandalizza anche uno dei piccoli.
  • Berlusconi ha per dio «mammona iniquitatis», lo Spirito Santo svela il volto del Dio di Gesù Cristo.

Come può un cattolico, credente e a maggior ragione praticante a votarlo, sostenerlo, sospirarlo? Per liberarci di questo sterco del demonio, i referendum sono l’ultimo appello: essi non dipendono dai partiti e nemmeno dai promotori. I referendum dipendono unicamente dalla mia scelta. Io decido di andare a votare. Io devo scegliere. Io esco di caso. Io vado al seggio. Io ritiro le 4 schede. Io entro in cabina.

Io voto, non una volta, ma 4 volte che sono 4 licenziamenti di Berlusconi e dei suoi scagnozzi. 4 affermazioni di diritto pubblico: l’acqua è pubblica e nessuno deve guadagnarci sopra. Nessuno deve avere un guadagno certo sull’acqua pagata dai cittadini. Il nucleare adesso lo blocchiamo e domani si vedrà e investiamo nella ricerca a tutto campo. Ora devo affermare che la giustizia deve essere uguale per tutti e non solo piu uguale per quei proci politici che vogliono anche beffarci oltre che prenderci in giro. Loro delinquono e devono anche farla franca?

In questa campagna sembra che vescovi (alcuni, un po’), cattolici, preti e religiosi si sono svegliati e pare che correranno compatti a votare. Se non si raggiunge il quorum scomunico tutti. Se non passano i quattro referendum, nessuno di noi sarà più degno di parlare di democrazia e di Stato di diritto. Per i Cattolici è il giorno di Pentecoste e lo Spirito «in principio si librava sulle acque della creazione» (Gen 1,2) e da allora l’acqua è sempre stata in tutta la tradizione cristiana simbolo dello Spirito Santo. I cattolici che non vanno a votare e non votano SÌ sappiano che collaborano a spegnere lo Spirito che invece deve essere libero di espandersi ovunque e «in ogni carne» come l’acqua che sgorga dalla sorgente come il sole che illumina la terra come il vento che genera energia.

Le immagini della Pentecoste sono tuoni, fulmini e vento impetuoso: come dire che tutta la natura partecipa alla manifestazione del Signore, mentre con il nucleare attuale noi uccidiamo le persone e la natura (oltre i duecentomila anni resistono le scorie radioattive); il vento come lo Spirito soffia dove vuole e questa volta ci chiede di essere sensati. Abbiamo la fornace del sole e il vento tra i più potenti del mondo e ci impegniamo a distruggere il mondo, almeno allo stato attuale della ricerca.

Sembra che in Francia, dove, nonostante oltre 60 centrali nucleari, il 67% della popolazione è contraria al nucleare, pochi sanno che le scorie radioattive sono seppellite nel sottosuolo della regione Champagne dove si produce il famoso spumante. Pazzi, dementi e scriteriati chi pensa che questo sia il modo di risolvere i problemi dell’energia. Certamente l’energia nucleare è la più costosa, la più contaminata dalla mafia e dal malaffare, dalla mala politica. Fermiamoci in tempo, finche siamo in tempo. Domani è un altro giorno.

Quando Dio creò Adam lo pose nel giardino di Eden «perché lo coltivasse e gli ubbidisse» (Gen 2,15) non perché ne facesse man bassa, non perché lo distruggesse col cemento o col nucleare o con l’ingiustizia o con lo sperpero dell’acqua e la sua mercificazione a danno sempre dei poveri che oggi, nel terzo millennio nel mondo muoiono di sete e fame, mentre sul cibo e sull’acqua si fanno speculazioni e si quotano in borsa.

Sia maledetto chi toglie l’acqua e il pane a chi ha sete e fame.

Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008).
 

Commenti

  1. Mauro Matteucci

    Personalmente sono delusisssimo da questa sinistra con i veltroni e i dalemoni che, appena fiutano profumo di potere, risollevano la testa e mostrano tutta loro foia di protagonismo attribuendosi il merito di vittorie che hanno fatto di tutto per scongiurare. Spero che si raggiunga il quorum, perché finalmente venga restituita alla gente il suo diritto alla sovranità e all’uguaglianza, come diceva il grande don Milani.

  2. Bisogna avere il coraggio di gettare il sacchetto antivomito con cui entriamo in cabina elettorale prima di votare. L’epoca del “turarsi il naso” prima di votare è finita. Un altro mondo è possibile e se siamo in tanti lo otterremo. Meritiamo il meglio, proprio perché persone perbene e volontari che dedicano tempo prezioso agli altri. Il Maghreb e, per noi italiani, la strepitosa impresa di Pisapia e De Magistris devono esserci di stimolo che quello che sembrava impossibile ora è a portata di mano. E la cosa più strepitosa è che i protagonisti di quest’impresa non sono loro, Pisapia e De Magistris, ma noi, con la nostra rete, i vari movimenti, le nostre opinioni, i nostri blog, le nostre pagine FB, i nostri video, la nostra immaginazione ed inventiva. Pisapia e De Magistris hanno avuto due straordinari meriti: capirlo in anticipo; presentarsi come sono, senza compromessi, a costo di perdere. E poi hanno avuto speranza e fiducia, quel pizzico che manca alle tante Angele per fare il salto qualitativo e scegliere un mondo terreno dive la speranza è possibile. Il nostro parlare sia si’, si’, no, no, senza compromessi, chiaro e diretto, come quello di don Farinella. Bravo

  3. fausto bertinotti

    i vostri discorsi mi sono piaciuti ma poi avete messo in mezzo le sacre scritture….. e tutto è cascato giù

  4. Caro Bertinotti,
    forse citare le Scritture fa cadere giù, ma lei ha fatto precipitare giù per due volte il governo Prodi e ci ha regalato “gratis” (e senza Scritture) Berlusconi, risuscitandolo da morte certa. Non credo che lei sia molto abilitato a criticare Berlusconi. Un saluto.

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